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Accardi, questione di cuore: «La Samp è sempre Serie A»

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Accardi, questione di cuore: «La Samp è sempre Serie A»

Il
mancino lancia il suo messaggio blucerchiato, parla di Atzori e della
preparazione: «Per riprenderci subito quello che abbiamo lasciato ci
servirà più benzina possibile».

18_accardiContrariamente
a quello che potrebbe apparire – sempre alla moda, maniaco del look e
dello stile -, Pietro Accardi non è tipo da copertina. Preferisce
far parlare il campo piuttosto che sofisticare di fronte a taccuini e
telecamere. Per questo, quando si presenta in sala stampa, c'è
sempre un motivo particolare. Dalla Val di Fassa, il mancino
palermitano lancia il suo messaggio, forte, chiaro e blucerchiato.
«Sono decisissimo a rimanere – spiega Piero, di ritorno dopo cinque
mesi in prestito al Brescia -. La Sampdoria rappresenta un pezzo
della mia carriera e anche del mio cuore e sono contento di potermi
giocare le mie chance anche in Serie B. Non ho nessun problema di
categoria perché questa squadra ha lo stesso fascino della Serie A».

"A"
come Atzori, tua conoscenza ai tempi del Palermo…

«Da
allenatore non lo avevo mai avuto, l'ho avuto come compagno e non so
se è un bene visto che significa che sto diventando un po'
vecchietto. Scherzi a parte mi ha fatto una bella impressione».

L'hai
trovato cambiato?

«No,
non direi. Lo ricordavo sempre attento, concentrato ed è rimasto
così, ovviamente molto più maturo rispetto a quando giocavamo
insieme. È molto sicuro di sé: sin da subito ha fatto vedere il
pugno duro sulla squadra e sta provando ad insegnarci al più presto
il suo modo di intendere il calcio».

E,
insieme al suo staff, vi sta pure facendo correre parecchio. Come
procede la preparazione?

«Stanno
puntando molto sull'agonismo, conoscono benissimo il campionato di
Serie B, sanno che è difficile e lungo e si comportano di
conseguenza. Fanno benissimo: per riprenderci subito quello che
abbiamo lasciato ci servirà più benzina possibile».

Nella foto Pegaso, Pietro Accardi al lavoro al "Benatti" di Moena.

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