Atzori soddisfatto con riserva: «Migliorare la mentalità»
Dalla sfida contro l'AlbinoLeffe arrivano tre punti importanti, ma anche un avvio di gara che ha lasciato ad Atzori qualche perplessità. Le qualità col passare dei minuti sono venute fuori, ma – risultato a parte – al perfezionista allenatore blucerchiato proprio non è andato giù quella prima mezzora sottotono dei suoi ragazzi e, in mixed-zone dopo la gara, non fa mistero del suo disappunto: «Confesso che mi ha dato molto fastidio l'approccio alla gara. Nell'intervallo ho parlato a lungo coi ragazzi e ho detto loro che se avessimo continuato con lo stesso atteggiamento non avremmo portato a casa il risultato. Siamo stati fortunati e la realtà è che fino al calcio di punizione che ha sbloccato la gara non avevamo mai tirato in porta. Anche in Serie B, se si sbaglia l'approccio, si rischia di fare una figuraccia».
Qualità. Sono infatti i primi minuti quelli piaciuti meno al tecnico di Collepardo, dove i seriani hanno messo in difficoltà i ragazzi in maglia blucerchiata. «Onestamente dico che Romero ci ha tenuto in piedi – ammette -. Abbiamo concesso all'AlbinoLeffe tre palle gol e siamo rimasti a galla solo attraverso un errore loro e le parate del nostro portiere. La mia fortuna è che possiedo una squadra che attraverso una singola giocata riesce a sbloccare la partita: così è stato in occasione del gol di Foggia. Nella ripresa i ragazzi l'hanno capito e appena rientrati abbiamo subito raddoppiato».
Singoli. Nella pancia dell'"Azzurri d'Italia" tengono poi banco le prestazioni di Obiang, all'ennesima ottima prova, e Padalino, utilizzato come esterno di difesa. «Pedro è l'esempio di come la partita sia il risultato degli allenamenti settimanali – spiega il tecnico -. Lui, come tutti, si è impegnato moltissimo e in campo lo ha fatto vedere. È
un ragazzo giovanissimo, ma io non guardo il passato dei giocatori: guardo ciò che fanno da oggi in avanti. Vi ho sorpreso con Padalino terzino? Il ragazzo ha già ricoperto questo ruolo in nazionale, per cui non ho inventato nulla. Visto che spinge molto, sapevo che avrei potuto soffrire in fase di non possesso, però ho cercato di equilibrare questa squadra per vincere la partita».
Rigore. Approccio a parte, uno dei dispiaceri provati da Atzori è stato per il rigore sbagliato da Federico Piovaccari, al secondo errore dopo quello di Empoli. «Io vorrei che tutti gli attaccanti quando entrano assaporino il gusto del gol e per questo mi dispiace per Piovaccari – confessa -. Federico l'anno scorso ha sbagliato un rigore su tredici; quest'anno se n'è procurati due e non è riuscito a metterli dentro. Auguravo il gol a Piovaccari, perché il gol ti aiuta a rendere il lavoro della settimana meno pesante. Noi comunque continueremo a lavorare, per aiutarlo a capire che è solo attraverso il lavoro che arrivano i risultati».
Futuro. Non c'è tempo per godersi la vittoria: venerdì infatti a Marassi arriva il Torino primo in classifica, in una sfida da affrontare col piglio giusto già dai primi minuti. «Con tutto il rispetto per l'AlbinoLeffe, in questa sfida la Samp era decisamente avvantaggiata per i valori tecnici dei giocatori in campo – conclude il mister -. Io però voglio che questi valori si notino, attraverso il gioco e l'impegno. Se col Toro sbagliassimo approccio come a Bergamo, concedendo loro tre occasioni nei primi minuti, significherebbe partire già in salita. Dobbiamo migliorare la mentalità, che oggi diventa fondamentale».
Nella foto Pegaso, le indicazioni di Gialunca Atzori ai suoi ragazzi.