Fedelissimi in festa per i 50 anni, sabato sera si replica
Si è aperta con i giocatori di oggi, si è chiusa con quelli di ieri. Chiusa per modo di dire perché la festa per i 50 anni del Club Fedelissimi Sampdoria 1961 continua a suon di musica e risate, ravioli, trofie, birra e colori blucerchiati. Vento a parte, il bilancio della prima serata ai piedi della maestosa Lanterna può dirsi certamente positivo. Stupiti, interessati e orgogliosi Angelo Palombo, Daniele Gastaldello e Cristian Bertani sono stati i primi a mettere piede nel suggestivo percorso in mezzo a maglie, coppe e cimeli del museo allestito per l'occasione. Poi è toccato loro inaugurare l'area ristorante, purtroppo senza assaggiare nessuna delle specialità da gustare (domenica c'è il Sassuolo e la ferrea dieta da atleti lo sconsiglia).
Emozioni. A quello, al cibo (squisito), ci hanno pensato gli indimenticati – e indimenticabili – ex Attilio Lombardo, Gianni Invernizzi, Giorgio Roselli, Ciccio Pedone e Fabrizio Casazza, seduti in un'unica tavolata accanto ai volti che del tifo del Doria e dei Fedelissimi hanno scritto pagine indelebili. Tutti insieme, tra sketch (con comici di Colorado e Zelig Off) e canzoni (di Emanuele Dabbono e del rapper Pensie), sono stati invitati sul palco per lo spettacolo. Racconti (mitici quelli di due soci fondatori del club) ed emozioni. Voci, luci e colori. E un augurio grosso mezzo secolo. Domani, sabato, si replica all'ombra della Lanterna. L'invito è sempre rivolto a tutti i sampdoriani. Grosse sorprese sono ancora in serbo…