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Laczk

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«Voglio farmi trovare pronto ogni volta che il mister mi chiama e dare ancora
il mio contributo». Zsolt Laczkó
ha imparato a farsi capire e le idee dimostra di averle belle chiare.
Tanto fuori dal campo quanto all'interno del rettangolo verde. Da comodo spettatore sulle
poltroncine della tribuna a grintoso protagonista da subentrante della fascia
mancina: questo il percorso dell'ungherese, subito in palla mercoledì
al "Bentegodi" dopo settimane di naftalina e sugli scudi nella
ripresa di Doria-Sassuolo.

Fatica. «Ho fatto fatica all'inizio, ho giocato poco – racconta il numero 18 ai microfoni blucerchiati di
Samp TV -, ma a Verona e oggi sono entrato bene in partita e sono
contento della mia prestazione di oggi. Certo, sarei stato più felice con tre punti, ma il
Sassuolo è una buona squadra e il pareggio alla fine può andare
bene».

Migliorare. «Tutte le squadre che giocano contro la Sampdoria si chiudono e fanno la
partita della vita – spiega il magiaro -. Sappiamo che questa è la
Serie B, dobbiamo lavorare e migliorare, ma non siamo preoccupati
perché siamo una grande società. La classifica? Ora non la
guardiamo: pensiamo solo alla prossima partita».

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