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Edoardo Garrone a Bogliasco: «Fiducia e consapevolezza»

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Edoardo Garrone a Bogliasco: «Fiducia e consapevolezza»

«Oggi ho fatto un blitz, una visita a sorpresa
durante il pranzo a Bogliasco. Ci tenevo a esprimere il mio appoggio nei
confronti del gruppo, dei calciatori e soprattutto dell’allenatore e di tutto il
suo staff tecnico. Non esiste alcun dubbio sulla personalità, sul carattere e
sulle competenze di Atzori. Per fare bene ha bisogno di assoluta fiducia, la
stessa che abbiamo noi nei suoi confronti». Forse non era neppure necessario ma
Edoardo Garrone ha pensato bene di mettere in chiaro alcuni concetti
fondamentali riguardo al momento blucerchiato. Lo ha fatto al "Gloriano Mugnaini",
dove il vicepresidente è salito nel primo pomeriggio e ha assistito alla seduta
d’allenamento della squadra.

Fiducia. «Non bisogna drammatizzare – ha spiegato a
Samp TV -, anche perché abbiamo giocato soltanto 9 partite. Certo, l’organico e
la forza della Sampdoria meriterebbero ad oggi qualche punto in più e un po’ di
delusione è normale che ci sia. Ma da qua a pensare che non si possa centrare l’obiettivo
che tutti ci siamo prefissati ce ne passa davvero. Non ha alcun senso farsi
prendere dall’ansia o dalla preoccupazione. Io sono fiducioso: abbiamo tutte le
caratteristiche per essere competitivi».

Sindrome. «È chiaro che partite come quella di
domenica non sono da Sampdoria – ha continuato Garrone -, più per l’atteggiamento
che per il risultato. Siamo tutti consapevoli che si possa fare meglio, con una
voglia e una determinazione differenti. La cosiddetta sindrome di Marassi? Ho
detto ai ragazzi che giocare in casa, di fronte a oltre 20.000 persone che
tifano per te, dovrebbe rappresentare un vantaggio. Io capisco che esista un
problema psicologico, ma non occorre più guardare al passato».

Impegno. Via i cattivi pensieri, spazio al sudore. «Tutto
sta nel dimostrare in partita, in campionato l’impegno che viene messo ogni
giorno in allenamento – ha proseguito il dirigente blucerchiato -. Un impegno
che, grazie ai report quotidiani che mi arrivano dai nostri collaboratori, so
per certo che è sempre massimale. Il nostro pubblico è straordinario e fischia
solo se vede prestazioni al di sotto delle possibilità; se si dà quel qualcosa
in più, ho detto ai giocatori, state certi che verrete applauditi».

Consapevolezza. «Non ci sono partite difficili –
chiude Edoardo rivolgendo un pensiero alla prossima trasferta di Ascoli -. La Sampdoria
è una squadra forte che deve giocare per vincere tutte le partite. Poi ci può
stare che si perda per un episodio o si pareggi nonostante una prova in cui si
è dato tutto. Per vincere non si può avere paura, arroganza o presunzione:
serve la consapevolezza di avere una squadra assolutamente competitiva».

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