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Pozzi nel recupero risponde a Sau: 1-1 all’ultimo respiro

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Pozzi nel recupero risponde a Sau: 1-1 all’ultimo respiro

Partiamo con un dato di fatto: il 2011 a Marassi è bello che finito. E un peso – enorme – ce lo siamo già tolto. Sul resto ne possiamo parlare, eccome. A Marassi finisce con la Juve Stabia che fa festa per un 1-1 che invece dovrebbe farle mangiare le mani e coi tifosi doriani a intonare un attualissimo revival: Bisogna correre e fare gol. Magari anche uno in più degli altri. Perché no, perché siamo la Sampdoria, perché non può bastare un pareggio contro le pur bravissime vespe di Braglia. E invece, questo pareggio, siamo obbligati ad accoglierlo con semisoddisfazione per un capitombolo soltanto sfiorato. Alla fine – dicevamo – è 1-1, il quarto segno "ics" in altrettante partite blucerchiate di mister Iachini, "ics" riagguantato soltanto al terzo minuto di recupero da una squadra ancora incapace di spiccare il volo o per lo meno di abbozzare una parvenza di risalita. Così non va e non si va da nessuna parte. A Pescara, intanto, si andrà senza Romero e Bentivoglio, entrambi diffidati, ammoniti (il portiere per via della calzamaglia di colore diverso dai pantaloncini…) e in odore di squalifica.

09_bentivoglio-erpenScartamento ridotto. Si
parte con la formazione annunciata, col ritorno di Volta in difesa al
fianco di Rossini, con il solito centrocampo made in Iachini e con
Piovaccari punta centrale supportato da Foggia e Bertani. Si parte a
scartamento ridotto, con la manovra imbrigliata, lenta e prevedibile
e gli attaccanti a girare largo dalla porta. E quando la partita
accelera il merito è tutto degli ospiti, come da copione aggressivi,
puliti e lineari. Il palo alla destra di Romero trema dopo un gran
tiro di Sau, poi, sulla respinta del legno, Zito non ne approfitta
calciando a lato da buona posizione. Siamo al 19'.

Presupposti.
Il problema
doriano sta nel non calciare in porta e, ancora peggio, nel non
crearne nemmeno i presupposti. Il primo contatto con Colombi si
materializza al minuto 33: taglio di Foggia, Piovaccari tocca, il
portiere stabiese salva deviando sul palo. Sul corner svetta Volta e
Bertani sciupa: poco male, era in fuorigioco. Niente di
trascendentale, soprattutto sul piano dell'estetica, ma almeno, nel
finale di tempo, il Doria ci prova. Foggia su punizione (40'),
Bentivoglio e poi Bertani (43') vanno vicini al vantaggio. Troppo
poco per evitare i fischi.

Dura. Foggia, i fischi, li
trasforma in applausi ad inizio ripresa. Pasqualino mette il turbo
sulla destra e mette Dessena nelle condizioni di calciare, purtroppo
alto sulla traversa di Colombi, un po' come Bentivoglio qualche
minuto più tardi. Sembra un'altra Samp, ma bisogna presto
ricredersi. Perché al 9' lo spicchio gialloblù del “Ferraris”
può esplodere di gioia, vera, autentica: Sau si libera di Volta e
pennella un destro che va a piantarsi là, nel sette, dove Romero non
ci arriva e dove nessuno avrebbe mai immaginato di vederlo. Doria 0,
Juve Stabia 1. Dura la realtà. Il tabellone, ahinoi, dice giusto.

Sul bagnato. Iachini
toglie Bertani e manda dentro Pozzi. Giove Pluvio comincia invece a
mandarla giù: troppo semplice dire che piova sul bagnato. Meno che
mai al 28', quando Piovaccari spara per due volte da due passi,
centrando prima un compagno e poi vedendosi salvare da Molinari il
secondo tentativo a botta sicura. Una sciagura, scongiurata sul
ribaltamento di fronte, che Sau orchestra schizzando in contropiede
ma – per fortuna – sbagliando completamente l'appoggio per il liberissimo
Scozzarella.

Ultimo respiro.
Al 31' si rivede Koman,
subito nel vivo tra le linee e al tiro, respinto col piede da
Colombi, che non può niente su Volta (traversa-gol), peccato che
Bernardoni alzi la bandierina: fuorigioco, questione di centimetri.
Non la alza, l'assistente, in pieno recupero, all'ultimo respiro, sul mortifero sinistro
di Pozzi. Alla prima palla (e che palla quella di Foggia!) della serata, Nick non sbaglia e
rimette le cose a posto. Si fa ovviamente per dire.

Sampdoria  1
Juve Stabia 1

Reti: s.t. 9' Sau, 48'
Pozzi.
Sampdoria (4-3-3): Romero;
Rispoli, Volta, Rossini, Costa; Dessena (42' s.t. Maccarone),
Palombo, Bentivoglio (31' s.t. Koman); Foggia, Piovaccari, Bertani
(12' s.t. Pozzi).
A disposizione: Da Costa,
Padalino, Obiang, Laczkó.
Allenatore: Giuseppe
Iachini.
Juve Stabia (4-4-2):
Colombi; Baldanzeddu, Molinari, Scognamiglio, Dicuonzo; Erpen (6'
s.t. Scozzarella), Mezavilla, Cazzola, Zito (33' s.t. De Bode);
Danilevicius (11' s.t. Mbakogu), Sau.
A disposizione: Seculin,
Tarantino, Biraghi, Zaza.
Allenatore: Piero Braglia.
Arbitro: Baracani di
Firenze.
Assistenti: Bernardoni di
Modena e Tasso della Spezia.
Quarto ufficiale:
Aureliano di Bologna.
Note: ammoniti al 39' p.t.
Zito, 24' s.t. Bentivoglio, 35' s.t. Dicuonzo, al 40' s.t. Dessena
per gioco scorretto, al 29' s.t. Romero per comportamento non
regolamentare; recupero 1' p.t. e 5' s.t.; abbonati 17.044, paganti
3.312; terreno di gioco in discrete condizioni.

Nella foto Pegaso, un contrasto tra Erpen e Bentivoglio.

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