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Juan Ignacio Antonio e il futbol a ritmo de rock

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Juan Ignacio Antonio e il futbol a ritmo de rock

Basso,
voce e piedi buoni. Fútbol
a ritmo de rock de la Patagonia
.
Basta digitare su YouTube "La Vieja Mimosa" e potete
vederlo: se la suona e se la canta, tra le corde del suo strumento
preferito e l'impugnatura di un microfono, in studio o di fronte al
pubblico dell'Asbury Club. L'altra faccia di Juan Ignacio Antonio
detto Iñaki
(abbreviativo del secondo nome) è quella di un ragazzo come tanti,
che con gli amici di sempre, quelli di Trelew, ha fondato una band,
per diletto e per passione. Cover e non solo nel vasto repertorio del
quasi ventiquattrenne argentino appena acquistato dal Brescia,
originalissimo, invece, quando da musicista e cantante si mette i
panni di calciatore, ovvero il Juan Antonio che interessa di più ai
tifosi della Sampdoria.

Periferia.
Trequartista, seconda punta, esterno di un tridente offensivo. Gran
fisico, destro naturale, dribbling in canna, assist facile e discreto
fiuto del gol: uno decisivo al Frosinone nella scorsa Serie B; 3 in
questi mesi da rondinella, contro Nocerina, Varese e Livorno. Il
repertorio pallonaro che ha indotto la dirigenza blucerchiata a
puntare forte su Iñaki
parla chiaro. Parla di un niño nato alla periferia del mondo, nella
provincia di Chubut, sud-est della Patagonia, e cresciuto in una
famiglia di estrazione alto-borghese (madre avvocato e padre
notaio).

02_juanantonio-padalinoProgressi.
Oltre
che a scuola, Juan Antonio fa progressi anche con gli scarpini ai
piedi. Entrato giovanissimo nel centro sportivo della C.A.I. nella
sezione di Trelew, la sua piccola e povera città, nel 2005 si
trasferisce alla casa madre di Comodoro Rivadavia, la stessa
frequentata da Sergio Romero. Tra le fila degli Azurros ci mette un
niente a farsi notare: Hugo Tocalli, selezionatore delle giovanili
albicelesti, lo convoca per il Campionato Sudamericano Sub-17 in
Venezuela. Iñaki
gioca titolare accanto al Kun
Agüero e le sue prestazioni inducono l'Inter a mettergli gli occhi
addosso. Ma il primo sbarco in Italia – pur col passaporto tricolore
alla mano – non va a buon fine.

Treno.
Proprio un ex nerazzurro, Daniel Passarella, si mette di traverso,
convincendo Juan e famiglia a declinare l'offerta interista e ad
accettare quella del River Plate. Detto, fatto. Buenos Aires e il
"Monumental" diventano la nuova casa dell'attaccante venuto
dalla Patagonia, il quale, malgrado le avversità finanziarie del
club (culminate con la cessione del suo cartellino a un gruppo
imprenditoriale della Capital
Federal
)
resta in forza ai biancorossi. Il debutto in Primera División arriva
a 19 anni nel Clausura '07, ma lo spazio in prima squadra si riduce
(saranno 7 le presenze totali nel River). Iñaki
si ricicla così – da protagonista assoluto – tra le riserve. E
un'altra apparizione, datata 2010, gli regala invece il secondo treno
per il Belpaese. Il treno giusto.

Ala.
Nel corso di una sfida al "Monumental" contro l'Argentinos
Juniors quel trequartista che ricorda Pastore incanta un agente FIFA
italiano, Filippo Colasanto, subito pronto a prenderlo sotto la
propria ala e a proporlo in Serie A. L'interesse oltreoceano per Juan
Antonio non manca: su tutti la spunta il Brescia che lo tessera dopo
un breve periodo di prova. Beppe Iachini gli concede qualche minuto
in Coppa Italia contro il Catania prima di spedirlo in cadetteria, a
farsi le ossa nell'Ascoli. Più che per i gettoni racimolati (6) è
sul piano dell'ambientamento e della consapevolezza che l'argentino
fa passi da gigante in terra marchigiana.

Rock.
Di ritorno in Lombardia, a constatarne la crescita è un altro Beppe,
Scienza, che fin dal principio di questo 2011/12 gli affida le chiavi
offensive della sua giovane formazione. Da trequartista o da
attaccante esterno, Iñaki
– 19 presenze su 20 per 1.477 minuti totali – riesce finalmente a
ripagare la fiducia dell'allenatore segnando, facendo segnare e
mettendosi in luce malgrado le difficoltà bresciane. Lo fa con
naturalezza estrema e talento innato, a
ritmo de rock
,
come sa e come spera di fare al Doria, di fronte al grande coro della
Sud.

Juan
Ignacio Antonio: la scheda

Luogo
e data di nascita
:
Trelew (Argentina), 5 gennaio 1988
Altezza:
cm 186
Peso:
kg 77
Ruolo:
attaccante

Nella foto
Pegaso, Juan Antonio lotta con Marco Padalino nel corso di
Brescia-Samp dello scorso 7 novembre.

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