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Iachini rivuole Marassi: «I tifosi il nostro dodicesimo uomo»

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Iachini rivuole Marassi: «I tifosi il nostro dodicesimo uomo»

«Al momento non abbiamo fatto nulla,
c'è ancora tanto da lavorare per essere perfetti. Sotto l'aspetto
della mentalità, però, dello spirito e dell'organizzazione di
gioco, abbiamo fatto notevoli passi avanti. Insistendo su alcuni
aspetti siamo riusciti ad ottenere risultati importanti, che
all'“Euganeo” si sono visti: la prestazione di Padova è stata un
bel segnale». Beppe Iachini fa il pompiere. Guai a farsi prendere
dall'entusiasmo dopo un solo sorriso. Il mister ci va cauto,
giustamente, ma al tempo stesso, per riprendersi Marassi, carica i
suoi di grinta e di fiducia. «Tutte le partite sono difficili –
spiega alla vigilia della sfida casalinga contro il Livorno -, gli
amaranto erano partiti per fare un campionato di vertice e invece si
sono ritrovati in difficoltà. Nelle ultime due giornate poi hanno
centrato due risultati positivi: dovremo essere concentrati e
determinati, altrimenti rischiamo di fare brutte figure».

19_iachiniIntensità. «Per far capire come
l'intensità agonistica della squadra non fosse tale da poterci far
fare il tipo di calcio che piace a me – prosegue il tecnico
blucerchiato -, nelle scorse settimane ho portato ad esempio le
condizioni di Bertani. Cristian è cresciuto, come i suoi compagni,
ma stiamo recuperando anche quei ragazzi come Pozzi, che conosco da
tanti anni e so quello che può dare, Gastaldello e altri che per
motivi fisici non hanno potuto svolgere il lavoro di richiamo durante
la sosta».

Dodicesimo. «Sono curioso – rivela – di vedere cosa riuscirà
a fare la squadra al "Ferraris", davanti al nostro pubblico. Marassi è la nostra casa, non deve rappresentare un tabù,
anzi i tifosi devono essere il nostro dodicesimo uomo. La squadra non
dovrà pensare a quello che ha fatto finora, bensì a quello che
dovrà ancora fare. Mi aspetto molto perché possiamo ancora
migliorare molto. I giovani? Non guardo la carta d'identità, a
Padova hanno fatto bene, ma non devono soffermarsi su quella
prestazione, devono dare sempre il massimo e guadagnarsi sempre la
maglia con il lavoro in settimana».

Raggio. «Angelo è
cresciuto sul piano fisico – chiarisce Iachini su Palombo -. La
settimana scorsa andava un po' scaricato dalla tensione che stava
attorno all'ambiente e avevo deciso di tenerlo fuori, ma per portarlo
a poter dare quello che è in grado di dare alla squadra. Avevo già
pensato a questa soluzione di spostare il suo raggio d'azione, ma
nelle precedenti partite Pedro aveva avuto problemi e quindi non
avevamo potuto sperimentare questo cambio. Credo che per la duttilità
che ha Angelo si possa portare avanti questo tipo di
discorso».

Mercato. «Gentsoglou è giovane e si aggregherà dalla prossima settimana – conclude il mister sul nuovo centrocampista greco -, non
dobbiamo addossare su di lui troppe responsabilità. La società ha
pensato bene di prenderlo a costi contenuti e, ma sicuramente come
per Mustafi, si potrà lavorare con lui in chiave futura. Le voci di
arrivi e partenze disturbano? Chi è qui fa parte del progetto e da
loro mi aspetto tanto. Poi il mercato fa parte del gioco e quindi le
voci anche, ma io mi aspetto sempre il massimo da tutti».

Nella foto Pegaso, mister Iachini osserva l'allenamento sul campo superiore del "Mugnaini".

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