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Iachini va oltre il mercato: «A Gubbio con personalità»

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Iachini va oltre il mercato: «A Gubbio con personalità»

«Negli ultimi giorni si è chiacchierato troppo
di calciomercato». Beppe Iachini non usa mezzi termini: vuole
tenere alta la guardia. Chiacchiere, rumors, acquisti, cessioni.
Bogliasco sembra un porto di mare, gente che viene, gente che va. Non
ci si può distrarre però, perché in ballo ci sono altri tre punti.
Il tecnico blucerchiato ha un solo chiodo in testa: il Gubbio e la
sfida del "Barbetti". «Sappiamo di affrontare una trasferta
difficile – spiega Iachini in conferenza stampa -. Loro vorranno
vendicare, sportivamente parlando, la gara dell'andata, dove sono
rimasti in 9 uomini dopo soli 20 minuti e hanno subito 6 gol.
Troveremo un ambiente caldo e una squadra che in casa ha dimostrato
di essere un osso duro per avversarie di alto profilo, come Torino e
Padova, tornate entrambe sconfitte da Gubbio. Servirà una gara di
personalità, anche se non è semplice mantenere la concentrazione in
questo momento».

Per chi fa il suo mestiere, quant'è difficile lavorare nel mese
di gennaio?

«In generale il mercato non mi dà molto fastidio, perché non
riguarda solo la mia, ma tutte le squadre. Per quanto concerne la
Sampdoria nello specifico si tratta di un mercato diverso,
importante: stanno andando via 6-7 giocatori e qualcuno arriverà
ancora. C'è stato un certo stravolgimento della squadra, c'è chi
ascolta le sirene e chi non sa se sarà qui tra qualche giorno. Noi
dobbiamo farci scivolare addosso queste voci e lavorare nel miglior
modo possibile».

26_iachinibogliascoLe condizioni di Palombo? Teme di perderlo in questi ultimi giorni di
mercato?

«Non penso che ci sia un caso Palombo.
Mercoledì ha avuto un'infiammazione alla caviglia e quindi ha svolto
un lavoro differenziato. Domani valuteremo se il dolore è passato e
se di conseguenza potrà essere in campo».

È arrivato Eder e in settimana ha riprovato Foggia alle spalle
delle due punte. Pensa di cambiare qualcosa là davanti?

«Non è importante se giochi Tizio o Caio. Partito Maccarone, era
necessario avere un'altra punta: c'è stata la possibilità di
prendere Eder, un ragazzo che conoscevo e che penso possa darci una
mano. Foggia aveva avuto problemi fisici durante la sosta, poi è
arrivato Juan Antonio che, come Pasquale, è un giocatore di qualità.
Entrambi possono rendersi utili per permetterci di essere
imprevedibili».

Il brasiliano potrebbe partire dall'inizio?
«Vediamo come sta Bertani, se avrà
smaltito la febbre o meno. Abbiamo 2 partite in 3 giorni, quindi se
non giocherà Cristian ci sarà Eder o viceversa. Eder è un
giocatore importante, che può permetterci di cambiare anche a gara
in corso, ma direi che in attacco stiamo tutti abbastanza bene».

Come sta la Samp dal punto di vista
fisico?

«È cresciuta
molto, anche sul piano della tenuta e dell'esplosività stiamo bene.
Avevo fatto gli esempi di Bertani e Pozzi, che avevo trovato
sottotono, mentre adesso il campo dimostra che tutta la squadra in
generale sta meglio».

Tornando ai ballottaggi, potrebbe
rivedersi Costa a sinistra al posto di Castellini?

«È nell'ordine delle idee di cambiare qualcosa, anche per via
delle partite ravvicinate. Costa ha già giocato con me in quel
ruolo. Forse è in mezzo al campo che siamo un po' più in emergenza,
vedremo».

Per l'appunto: si aspetta qualche innesto in mediana?
«Avendo perso Dessena e Bentivoglio, la società sta lavorando
per andare a colmare questa carenza nella zona nevralgica del campo.
Però il mercato di gennaio non è quello di luglio e nessuno regala
giocatori. Dobbiamo andare a fare qualcosa perché come diceva il mio
vecchio maestro Boskov: "Come gioca centrocampo, gioca squadra"».

Quando si dovrà iniziare a guardare la classifica?
«Noi ci auguravamo di avere a oggi già qualche punto in più.
Purtroppo qualche situazione non ce lo ha permesso: da quando sono
qui, abbiamo colpito 7 legni tra pali e traverse, poi ho dovuto fare
i conti con elementi non al meglio dal punto di vista fisico, come
Gastaldello, Pozzi, lo stesso Foggia. Ma visto che manca ancora un
girone interno, sono convinto che ci sia tempo per recuperare, magari
inanellando una serie di vittorie consecutive. Poi si chiuderà il
mercato, la squadra sarà definitiva e i ragazzi sapranno che, per
andare ad agganciare le posizioni più alte, dovranno andarsi a
costruire un grande girone di ritorno».

Nella foto Pegaso, la gestualità di mister Iachini sul prato di Bogliasco.

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