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Pozzi e Foggia firmano il sorpasso, Brescia k.o.

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Pozzi e Foggia firmano il sorpasso, Brescia k.o.

Anima,
testa e gambe. Voce, calore e colore. Insieme, ce l'abbiamo fatta. La
prima delle otto battaglie è vinta, l'operazione sorpasso è
compiuta. Ci crediamo ancora, tutti, nessuno escluso e col Brescia lo
abbiamo dimostrato. Sotto l'incessante pioggia di Marassi, il 2-0 non
ammette repliche. Perentorio, lineare, lampante. La Sampdoria trionfa
con merito su una rivale forte e quotata che la precedeva in
classifica, un avversario spavaldo che se l'è giocata fino in fondo.
Ma che di fronte al gruppo di mister Iachini ha dovuto arrendersi e cedere il passo. I playoff ora
tornano ad ammiccarci, sono di nuovo lì, a un passo, a portata di
mano. Niente di più scontato: bisogna continuare così.

Letale. Il Doria morde, spinge e lo fa fin da subito sulla sinistra. Dal fondo, Renan ed Eder cercano Pozzi nel cuore dell'area: invano le prime due volte, con profitto la terza. Minuto 11, Renan scappa sulla mancina e disegna un cross teso per bomber Nick, di nuovo titolare e letale, come di consueto, sul primo palo. Arcari non ha scampo. Eder legittima il vantaggio qualche istante dopo, ma Arcari, stavolta, respinge. Più compatti, più decisi, più cattivi, i blucerchiati insistono. Al 23' Pozzi si gira dal limite e ci prova col destro, l'estremo bresciano vola togliendola dall'incrocio.

Stasi. La Samp alleggerisce la pressione nella seconda metà del tempo. Con lei cala anche l'intensità della partita. Della stasi doriana il Brescia ne approfita soltanto in un'occasione, quando Mandorlini dalla destra pesca Jonathas sul montante più lontano. Il brasiliano stacca di testa, Romero sta a guardare la palla che sorvola la traversa. Sempre da quella parte, ma nella ripresa, Eder fa il diavolo a quattro dopo 20 secondi. Per vie centrali l'ex cesenate penetra in area e centra in corsa per Pozzi, che si tuffa ma non impatta.


Contesa.
Sempre Nick (4') e Renan (6') tengono Arcari sul chi vive. Romero risponde con l'istinto sulla testata di Mandorlini salvando il pari poco prima del quarto d'ora e della solita staffetta Juan Antonio-Foggia. Pasqualino ci mette niente a imbeccare Pozzi per vie aeree, il 9 sfiora con la nuca, Arcari non trattiene. Sulla sfera si avventa Eder ma il portiere ospite si oppone con il corpo. Scampato il pericolo, il Brescia reagisce e la contesa si accende. Peccato – per loro – che, sull'assist di Daprelà, Jonathas si trovi al di là dei difensori. Gol, ma in fuorigioco.

Tripudio. Calori richiama Rossi per Vass. Il cambio vincente, però, si rivela quello di Iachini. Al 26' Eder mette il turbo in contropiede, scappa sulla sinistra a Martinez e filtra per Foggia. Se hai il 10 sulla schiena, non ci devi pensare troppo. Serve un lampo, un colpo di genio. Il folletto napoletano non delude e batte Arcari con un colpo mancino, forte, a incrociare, dal basso verso l'alto. È il 2-0, è il tripudio sotto la Sud. Eder esce stremato, Pellè dà centimetri alla linea offensiva, rinforzata dagli arancioni con Piovaccari, nella mischia per Cordova. Non cambia più nulla. Continuiamo su questa strada.

Sampdoria 2

Brescia       0
Reti:
p.t. 11' Pozzi; s.t. 26' Foggia.
Sampdoria (4-3-1-2): Romero; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Laczkó; Munari, Obiang (37' s.t. Volta), Renan; Antonio (15' s.t. Foggia); Pozzi, Eder (29' s.t. Pellè).
A disposizione: Da Costa, Soriano, Bertani, Semioli.
Allenatore: Giuseppe Iachini.
Brescia (3-5-1-1): Arcari; Martinez, De Maio, Caldirola; Zambelli, Mandorlini, Cordova (30' s.t. Piovaccari), Vass (24' s.t. F. Rossi), Daprelà; El Kaddouri; Jonathas.
A disposizione: Leali, Zoboli, Martina Rina, Feczesin, Dallamano.
Allenatore: Alessandro Calori.
Arbitro: Ostinelli di Como.
Assistenti: Bernardoni di Modena e Posado di Bari.
Quarto ufficiale: Fabbri di Ravenna.
Note: ammoniti al 39' p.t. Antonio, al 22' s.t. Daprelà, 23' s.t. De Maio per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e 5' s.t.; abbonati 17.044, paganti 3.256; terreno di gioco in buone condizioni.

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