Eder ci crede: «Ora dipende solo da noi»
«Bùn,
l'è bùn, ma se segnasse saieva megio».
Eccovi accontentati, cari detrattori. Eder Citadin Martins bùn (buono, bravo, tanto
per farlo capire ai foresti) lo è per davvero. Corre, lotta, fa
assist e segna pure. Quattro in dieci giorni. L'ultimo formidabile
per tecnica, potenza e precisione. Sulle ali del brasiliano il Doria
va e torna dall'Emilia con altri tre punti d'oro nella corsa al treno
playoff.
«Abbiamo
fatto tutti bene – spiega il mattatore della sfida del "Braglia"
-, sapevamo di dover cambiare marcia fuori casa e ci siamo riusciti
anche se non era facile, perché il Modena
è
una squadra organizzata e gioca bene».
Gruppo.
«Sono
contento che il mio gol abbia sbloccato la partita – prosegue Eder -,
ma, come ho sempre detto, sono più contento per la vittoria che per
i gol segnati. Certamente segnare
è bello per un
attaccante, ma anche quando facevo assist ero felicissimo. Il gruppo
va davanti a
tutto: se sto facendo bene è perché tutti mi hanno accolto
benissimo qui a Genova».
Mano.
«I tifosi ci hanno dato una grande mano – conclude il numero 23
blucerchiato -. Erano tantissimi, tanto che con Foggia scherzavo
dicendogli che sembrava di giocare in casa. La classifica? Ora
dipende
solo da noi, speriamo che anche i risultati oggi ci diano una mano.
Dobbiamo continuare così e pensare già alla Reggina.
Abbiamo due obiettivi: arrivare ai playoff e riportare la Sampdoria
in Serie A».