Anche i calciatori al gran finale del Fair Play Village
Non si poteva pensare di chiudere meglio. Con tre punti in saccoccia, con l'ingresso di prepotenza in zona playoff, con migliaia di tifosi felici e, mischiato a loro, un manipolo di calciatori blucerchiati. Finita la partita, capitan Gastaldello, Juan Antonio, Krsticic e Tozzo non si sono sottratti all'emozione di tuffarsi nell'entusiasmo del terzo tempo del Fair Play Village, lo spazio itinerante dell'U.C. Sampdoria che ieri a Modena ha chiuso – almeno per questa edizione – il suo personalissimo giro d'Italia.
Incontro. Dodici tappe, tonnellate di focaccia, ettolitri di birra. Da Nord a Sud, passando per il Centro. Da Verona a Bari, toccando per Padova, Gubbio, due volte Modena e, ovviamente, la nostra Genova. Ovunque abbia piantato le proprie coloratissime tende, il villaggio dello sport e del tifo sano ha saputo riscuotere presenze e consensi unanimi, favorendo l'incontro con pubblici e realtà vicine e lontane.
Modello. Ieri pomeriggio in piazza Giovani di Tien An Men, a due passi dallo stadio "Braglia", si è avuta l'ennesima conferma della bontà dell'iniziativa, voluta fortemente dalla famiglia Garrone e divenuta, dopo una stagione di successi, un modello per le altre società e per l'intero mondo del calcio. Iniziativa da ripetere, senza ombra di dubbio. E allora arrivederci a presto, Fair Play Village.