Da incubo a favola: Munari e Icardi firmano il sorpasso
C'era una volta… Di solito cominciano tutte così. Questa di Castellammare aveva avuto inizio in un altro modo. Un po' più nero della consuetudine. Pozzi a casa insieme con Romero e Renan, fuori Eder nell'immediato pre-partita, fuori anche Gastaldello nel riscaldamento. E poi un gol incassato dopo appena una manciata di giri d'orologio e una mezzora finale da giocare in dieci contro undici per il rosso rifilato a Pellè. Roba da malocchio, tanto per restare in tema geografico, roba da abbattere qualsiasi corazzata. Non la Sampdoria di oggi, più forte anche della malasorte, con 8 sorrisi lontani da Marassi la Sampdoria più vincente in trasferta di tutti i tempi. E così anche la Juve Stabia si deve arrendere tra le mura amiche del "Menti". L'1-2 in rimonta griffato dalla strana coppia Munari-Icardi regala ai blucerchiati entusiasmo, fiducia e un successo – il quarto di fila – quasi insperato, che ci avvicina a grandi passi ai playoff: per la matematica mancano soltanto due punti.
Incubo.
Un passo indietro. Venti secondi o giù di lì bastano ai padroni di casa per passare in
vantaggio. Baldanzeddu sfonda subito sulla destra e la butta in
mezzo, Volta libera, Dicuonzo raccoglie e calcia per Zito che prima
trova Da Costa e infine il gol dell'1-0. Infine e siamo solo
all'inizio. L'incubo continua. Sau al 7' conferma la fame delle
vespe, che un minuto dopo colgono il palo esterno con Falcinelli,
ostacolato da Costa al momento della conclusione. Il Doria cerca di
riassestarsi e di colpire: Pellè – il più attivo – prova col
sinistro a giro ma trova Scognamiglio sulla traiettoria; poi si fa
ammonire per proteste dopo una presunta trattenuta in area ai suoi
danni.
Guizzo.
Foggia da una parte e Mezavilla dall'altra testano i rispettivi piedi
preferiti dalla distanza. Il trequartista napoletano – capitano per
l'occasione – dialoga con Fornaroli e libera il sinistro: fuori come
un destro del Tuna qualche istante più tardi. Quando Sau e
soci affondano in contropiede dietro si traballa sempre un po'. Sulla
trequarti gialloblù i blucerchiati arrivano invece con discreta
semplicità: manca però il guizzo ideale. Sul gong del primo tempo
il momento sembra finalmente propizio: Munari guadagna il fondo e
centra per Pellè, sfortunato – manco a dirlo – nell'impattare su
Maury appostato sulla linea di porta.
Stacco.
Ti aspetti Iachini e nell'intervallo cambia Braglia: Scozzarella
resta negli spogliatoi per far posto a Caserta. E il Doria pareggia.
Foggia pennella una punizione dai venticinque metri, la palla picchia
sulla traversa e torna in campo, proprio sulla testa di Munari.
Gianni stacca indisturbato e, a porta vuota, segna il primo centro
con la maglia blucerchiata. Prima di perdere Zito per infortunio
(nella mischia va Erpen), la Juve Stabia reagisce con Sau, al volo,
al quarto d'ora, con Da Costa a controllare sopra il legno.
Rosso.
Foggia e Fornaroli creano pericoli, Pellè distrugge la parità
numerica. Fallo di mano e secondo giallo, Giancola non ha dubbi e lo
caccia fuori. Tutto l'attacco regge sulle spalle del Tuna, che
al 24' ha l'occasione giusta ma la calcia addosso a Colombi. La
Samp insiste con la coppia offensiva di piccoletti. Pasqualino da
fuori non trova l'angolino basso. Poi, sul capovolgimento, si rischia
grosso: nel giro di pochi secondi Da Costa si supera su Sau ed Erpen,
un doppio miracolo che tiene il Doria in partita. Richiamato lo
stremato Fornaroli, in partita Iachini spedisce Maurito Icardi,
chiuso sul più bello da Scognamiglio.
Favola.
Le emozioni non scemano. Krsticic rileva Munari, Sau si porta a
spasso la retroguardia e grazia Da Costa. Poi la luce nel buio, l'antidoto a tutti i mali, l'eroe inatteso, il debuttante. Minuto 39. Costa scende sulla sinistra, il ragazzino Icardi anticipa portiere e
marcatore con un tocco da veterano e deposita in rete l'1-2. Gioia infinita. Via le streghe, le macumbe, i fantasmi. L'incubo si tramuta in favola. Di quelle a lieto fine, di quelle che devono per forza finire per "A".
Juve
Stabia 1
Sampdoria
2
Reti:
p.t. 1' Zito; s.t. 6' Munari, 39' Icardi.
Juve
Stabia (4-4-2): Colombi;
Baldanzeddu, Molinari, Scognamiglio, Dicuonzo; Maury, Scozzarella (1'
s.t. Caserta), Mezavilla (23' s.t. Di Tacchio), Zito (17' s.t.
Erpen); Sau, Falcinelli.
A
disposizione: Seculin, Danilevicus, Beretta, De Bode.
Allenatore:
Piero Braglia.
Sampdoria
(4-3-1-2): Da Costa; Rispoli, Volta, Rossini, Costa; Munari (35' s.t.
Krsticic), Obiang, Soriano; Foggia (40' s.t. Laczkó); Fornaroli (30'
s.t. Icardi), Pellè.
A
disposizione: Fiorillo, Mustafi, Antonio, Semioli.
Allenatore:
Giuseppe Iachini.
Arbitro:
Giancola di Vasto.
Assistenti:
Chiocchi di Foligno e Conca di Roma 1.
Quarto
ufficiale: Di Bello di Brindisi.
Note: espulso al 22' s.t. Pellè per doppia ammonizione; ammoniti al 18'
p.t. Pellè, al 28' s.t. Foggia per proteste, al 30' p.t. Mezavilla,
al 4' s.t. Zito, all'8' s.t. Rispoli, al 41' s.t. Maury per gioco
scorretto; recupero 0' p.t. e 5' s.t.; abbonati 1.615, paganti 2.669; terreno di
gioco in sintetico.