Munari su Facebook: «Vogliamo un’altra categoria»

Dopo aver segnato un gol pesante come
il piombo, il ragazzo arriva in chat leggero come una piuma. Il ragazzo in
questione è Gianni Munari, 28 anni, di professione centrocampista e
alla prima marcatura con la maglia blucerchiata nella vittoriosa
trasferta di Castellammare di Stabia. Un'intervista lunga un'ora,
scandita dalle più di 200 domande dei tifosi blucerchiati, tra il
presente, il passato e anche un accenno al futuro: «Il
prossimo anno vogliamo giocare in una categoria diversa da questa,
gettando le basi per un progetto lungo e importante»,
chiosa il mediano di Sassuolo sull'U.C.
Sampdoria Official Facebook Page.

Stabia. Il nodo della chiacchierata virtuale
resta però quel gol segnato al "Menti". «Un
gol importante, dopo tanto sono riuscito a buttarla dentro»,
aggiunge con il sorriso stampato sul volto. Grande l'emozione
dell'esordio a Marassi, ancora di più la voglia di segnare sotto la
Sud. «Ci ho già provato
un po' di volte – spiega -, speriamo che contro il Pescara sia la
volta buona». Mentre si
becca una marea di complimenti, Gianni lancia anche un paragone
affascinante tra due piazze che amano e interpretano il calcio alla
stessa maniera: «Genova
assomiglia molto a Verona, che conosco bene per la mia esperienza con
la maglia dell'Hellas. Qui, come là, c'è una passione incredibile».

Benzinaio. A chi gli chiede
quale fosse il suo idolo da adolescente Munari rivela la sua passione
per il Milan di Capello, Gullit e Albertini, idoli assoluti, un po'
come quell'Edmundo, O Animal, da cui deriva il suo numero 11.
Stuzzicato sull'ipotesi nazionale il blucerchiato ci scherza su: «Sì,
quella cantanti!». Poi un
flashback dal passato, in risposta alla classica domanda su cosa
avrebbe fatto se non fosse diventato un calciatore: «Mi
sarebbe piaciuto fare il pompiere, o il benzinaio, anzi il realtà il
benzinaio l'ho anche fatto, nelle estati prima dei 18 anni».
La giusta dose di umiltà di chi vuole andare lontano.