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A Pozzi risponde Valeri: l’1-1 vale la finale col Varese

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A Pozzi risponde Valeri: l’1-1 vale la finale col Varese

Quanta sofferenza, signori miei. E un'altra bella razione ci aspetta nei prossimi 180 minuti di gioco e di fuoco. Ma quel che conta è giocarseli, quei 180 minuti che significano finale playoff. E quel che conta è che la Sampdoria ci sia. A Modena si partiva dal vantaggio dell'andata e il vantaggio i blucerchiati se lo sono tenuto stretto. Con le unghie e con i denti, rischiando pure di capitolare, d'accordo. Ma ci sta. L'1-1 al termine di una partita al cardiopalmo, da cuori forti, anzi fortissimi, ci porta dritti alla grande sfida contro il sorprendente Varese, sbarazzatosi del Verona nel doppio confronto con gli scaligeri.

Discesa.
Dopo un minuto esatto Longhi fa capire dal limite dell'area l'intento
primario dei padroni di casa, partiti con un solo cambio di
formazione rispetto a tre sere fa. In cabina di regia c'è Magnanelli
e non Cofie. Anche Iachini, proprio come Pea, tocca il meno
possibile: Juan Antonio e non Foggia alle spalle di Pozzi ed Eder,
che al 7' s'incunea in area e va giù nella morsa di Piccioni e
Boakye. Tommasi è perentorio nell'indicare il dischetto così come
Nick nel calciarlo alle spalle di Pomini. Il bomber esorcizza la
recente maledizione dei penalty e realizza con freddezza. La strada
verso la finale sembra ancora più in discesa ma bisogna ancora
sudare.

Pressione.
Brividi lungo la schiena dei 4mila cuori blucerchiati corrono a
ridosso della mezzora quando Longhi serve a Sansone l'assist del
pareggio, annullato però per fuorigioco. Sono sempre gli stessi due
neroverdi a impensierire Da Costa al 37': Longhi calcia col destro,
il brasiliano non trattine, la palla giunge a Sansone che col mancino
non trova l'angolino bensì il fallo laterale dalla fascia opposta.
Il Sassuolo preme alla ricerca del gol. Pea, a inizio ripresa, toglie
un difensore (Gazzola, peraltro ammonito per proteste in occasione
del rigore) e mette un attaccante (Troianiello).

Pareggio.

La trazione anteriore dei padroni di casa si traduce al 6' in bolide
dalla distanza di Magnanelli: Da Costa, in tuffo alla propria
sinistra, risponde da campione. Dopo tanto neroverde un lampo di
blucerchiato al 13'. Juan Antonio si porta a spasso la difesa e serve
a rimorchio per Munari, scoordinato e impreciso nel destro che
finisce in curva. Finisce in vibranti recriminazioni una penetrazione
in area di Sansone, finisce male – per noi – un'incursione di Valeri
sul filo dell'offside: il pareggio dell'australiano al 17' ci fa
traballare.

Finale.
Poco dopo Iachini richiama Juan Antonio e manda nella mischia
Soriano. Boakye al 26' spara senza trovare lo specchio. Poi viene la
volta di Pellè (per Pozzi), Consolini (per Longhi) e Noselli (per
Boakye). Il pericolo maggiore. Troianiello scappa sulla destra, alza
la testa e centra, Missiroli la cicca, Sansone la calcia a botta
sicura, trovando però il petto di Rispoli. È la parata che ci porta
dritti in finale. Testa e cuore, noi ci siamo. E vogliamo tornare in A…

Sassuolo   
1
Sampdoria
1

Reti:
p.t. 8' Pozzi rig.; s.t. 17' Valeri.
Sassuolo
(3-4-1-2):
Pomini; Marzorati, Piccioni, Terranova; Gazzola (1' s.t.
Troianiello), Valeri, Magnanelli, Longhi (28' s.t. Consolini);
Missiroli; Sansone, Boakye (28' s.t. Noselli).
A
disposizione:
Bassi, Bruno, Cofie, T. Bianchi.
Allenatore:
Fulvio Pea.
Sampdoria
(4-3-1-2):
Da Costa; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari,
Obiang (43' s.t. Volta), Renan; Antonio (21' s.t. Soriano); Pozzi
(26' s.t. Pellè), Eder.
A
disposizione:
Fiorillo, Castellini, Foggia, Semioli.
Allenatore:
Giuseppe Iachini.
Arbitro:
Tommasi di Bassano del Grappa.
Assistenti:
Paganessi di Bergamo e Stallone di Foggia.
Quarto
ufficiale:
Velotto di Grosseto.
Note:
espulso al 49' s.t. Piccioni per doppia ammonizione; ammoniti all'8
p.t. Gazzola, al 14' p.t. Renan, al 22' p.t. Piccioni per gioco
scorretto; recupero 1' p.t. e 5' s.t.; paganti 9.200; terreno di gioco in buone
condizioni.

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