Primo giugno 1960: quando il Doria surclassò il Bar
Ebbene sì. Non ci sono solo sconfitte
e delusioni nei ricordi e negli incroci con i colori blaugrana, sulla strada che il 20 agosto ci porterà al "Camp Nou". Oltre a
Berna, a Wembley e al Gamper del '97, esiste un Sampdoria-Barcelona
che ci vide sorridere. Si trattava di un'amichevole, in palio c'era
soltanto la gloria di battere un'avversaria appena laureatasi Campione di Spagna, fresca vincitrice
della Coppa delle Fiere e semifinalista in Coppa dei Campioni. Tirava
lo scirocco il 1° giugno 1960, nella limpida serata di Marassi. Di
fronte ai 30mila spettatori il Doria del presidente Alberto Ravano
riuscì nell'impresa. E andò pure oltre.
Poker.
Orfano dei magiari Kocsis, Czibor e Kubala, ma pur sempre con un
certo Luisito Suárez (Pallone d'Oro in pectore) in cabina di regia,
il Barça fu surclassato
senza appello dalla
formazione in completa tenuta bianca di Eraldo Monzeglio. Luigi Toschi nel primo tempo,
Bruno Mora, ancora Toschi e il capitano, l'asso austriaco Ernst
Ocwirk, disegnarono un memorabile 4-0 ai danni dei catalani,
da poco passati dalle mani
del Mago Helenio Herrera (prossimo a passare all'Inter) a
quelle di Enric Rabassa.
Salto.
Oltre ai marcatori, fece il resto il portiere Sattolo (in prova
dall'Ivrea e acquistato dopo quella prestazione) e soprattutto
l'accoppiata offensiva Lennart Skoglund-Tito Cucchiaroni. Lo svedese
e l'argentino si confermarono autentici valori aggiunti dell'undici
blucerchiato, ottavo in campionato ma già maturi per il
grande salto europeo che compirono soltanto un anno più tardi,
conquistando una storica quarta piazza.
Sampdoria 4
Barcelona 0
Reti: p.t. 13' Toschi; s.t. 4' Mora,
29' Toschi, 42' Ocwirk.
Sampdoria: Sattolo, Vincenzi, Marocchi,
Bergamaschi, Bernasconi, Vicini, Mora, Ocwirk, Toschi, Skoglund,
Cucchiaroni.
A disposizione: Rosin, Bolzoni, Milani.
Allenatore: Eraldo Monzeglio.
Barcelona: Ramallets, Rodri (1' s.t. Olivella), Gracia,
Vergés, Gensana, Segarra, Tejada, Evaristo (1' s.t. Ribelles),
Martínez, Suárez,
Villaverde.
A disposizione: Celdrán, Suco.
Allenatore: Enric Rabassa.
Arbitro: Carlo Campanati di Milano.
Note: spettatori 30.000 circa.