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Sagramola si presenta: «Porto alla Samp la mia esperienza»

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Sagramola si presenta: «Porto alla Samp la mia esperienza»

«Ho
accolto l'invito della Sampdoria con grande entusiasmo. Questa
società, i suoi colori hanno sempre esercitato su di me un fascino particolare». Le prime parole da blucerchiato di Rinaldo
Sagramola sono parole sincere. Si è presentato così il neodirettore
generale e prossimo amministratore delegato del club di Corte
Lambruschini («Aspettiamo di cooptarlo il prossimo consiglio
d'amministrazione», ha spiegato Edoardo Garrone nel corso della
conferenza), con la pacatezza e la chiarezza di sempre. Le stesse
qualità che da oltre trent'anni hanno accompagnato la sua carriera
nel mondo del calcio, prima a Roma, sponda Lodigiani, poi a Vicenza e
infine a Palermo, casa sua nelle ultime otto stagioni.

Stile.
Ora la sua nuova casa si chiama U.C. Sampdoria. «Avevo accettato
l'offerta indipendentemente dalla categoria perché avevo la garanzia
di trovare una proprietà forte e coinvolta – dichiara Sagramola dalla Sala Colombo dello Starhotel di Genova -.
La Samp è una società orientata a esportare un'idea di etica
sportiva, ha un modo di porsi particolare per il suo stile e per
saper affrontare le situazioni con grande realtà e senso della
misura».

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«Io mi metto a disposizione in una struttura organizzata alla
perfezione – prosegue -, con professionisti di grande spessore e in
possesso di ottime competenze. È anche grazie a loro, e non solo ai
giocatori che vanno in campo, se la Sampdoria va avanti e può
continuare a dare soddisfazioni ai suoi tifosi, unici e speciali come
ho avuto modo di constatare ogni volta che sono stato a Marassi».

Esperienza.
«Zamparini è sempre stato un presidente molto presente ed esigente
– racconta il d.g. stimolato sul confronto tra la vecchia realtà e
quella appena raggiunta -. Il mio arrivo alla Samp è stato
fortemente condizionato dalla presenza della famiglia Garrone,
persone orientate al bene comune che ho avuto modo di conoscere anni
fa e che hanno sempre cercato di far valere le proprie ragioni senza
prevaricazioni. Porto a loro la mia esperienza rispettando le
competenze di tutti e cercando di orientare la società nelle sue
scelte».

Modello.
«A Palermo ci siamo specializzati in investimenti sui giovani
talenti e nella loro valorizzazione – precisa Sagramola sul piano
tecnico, dove continuerà ad operare Pasquale Sensibile -. In una
società di medio livello credo non si possa prescindere
dall'applicazione di quel modello, incentrato sul mantenimento
della categoria e sull'investimento in prospettiva».

Stadio.
«Nei miei anni in rosanero ho lavorato per la progettazione e la
costruzione di uno stadio polifunzionale, modernamente concepito,
capace di creare ricavi nuovi e aggiuntivi – conclude Sagramola -. Si
tratta di un'urgenza di tutto il calcio nazionale, che potrebbe
diventare un'emergenza laddove dovessero partire progetti in altre
città. Rimanere indietro porterebbe difficoltà anche sul piano
della concorrenza sportiva. Abbiamo affrontato questi discorsi nei
primi incontri con Edoardo, molto sensibile sull'argomento come il
sottoscritto e come il presidente Riccardo. Siamo tutti consapevoli
dell'importanza di questo punto al pari dell'esigenza di un centro
sportivo adeguato. Il cuore di una società batte e pulsa lì e
l'ideale sarebbe poter disporre di una struttura che si avvicini alle
squadre giovanili per avvalorare lo spirito di appartenenza e per
crescere insieme».

Nella foto Pegaso, Rinaldo Sagramola nel corso della conferenza stampa di presentazione.

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