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Ferrara parla da blucerchiato: «Felice di essere qui»

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Ferrara parla da blucerchiato: «Felice di essere qui»

Schietto
e diretto. Mai evasivo. Simpatico e brillante. Un vulcano di parole. Una sorpresa per chi
non lo conosceva nelle vesti di oratore, una piacevole conferma per
tutti gli altri. Ciro Ferrara è blucerchiato da poche ore, ma, alla
Sampdoria, sembra esserci nato e cresciuto. Questa mattina il tecnico
napoletanto, accompagnato dalla dirigenza e dal suo vice Angelo Peruzzi, si è presentato alla stampa e lo ha fatto col sorriso
sulle labbra, pronto e carico al punto giusto per cominciare questa
nuova avventura. A seguire la prima parte delle parole del mister
durante la conferenza dello Starhotel President di Genova.

Felice.
«Mi sembra doveroso da parte mia ringraziare innanzitutto la
proprietà per l'opportunità che mi viene, che ci viene concessa.
Dire che sono felice è dir poco, credo che non ci fosse soluzione,
matrimonio migliore per Ciro Ferrara, sia come tecnico che come uomo.
Perché ho detto sì? Per prima cosa per la serietà della proprietà.
Non è stata trattativa molto lunga, ci siamo incontrati circa una
settimana fa, abbiamo parlato un paio d'ore di obiettivi, di
programmi e in due minuti abbiamo chiuso il discorso contrattuale,
economico. Sono qui per lavorare con serietà e per portare i
risultati che la Sampdoria si aspetta».

05_cferraraUnder 21.
«In questi due anni ho vissuto un'esperienza fantastica. Ringrazio
la Federazione per avermi dato la possibilità di lavorare prima e di
liberarmi poi. La mia storia con l'Under 21 si chiude ma devo dire di
aver ricevuto tanto dalla Nazionale: in un momento particolare per me
mi hanno chiamato e grazie ai miei ragazzi ho avuto l'occasione di
ritrovare quell'entusiasmo, quegli stimoli e quelle motivazioni che
oggi mi hanno portato qui».

Giovani.
«Lavoreremo in questo senso, per costruire su questi giovani il
nostro futuro. Abbiamo già in rosa giocatori come Rossini, Krsticic,
Soriano e Obiang. L'impostazione è continuare a valorizzarli ma non
è una priorità assoluta, anche perché in Serie A serve una certa
esperienza. Dovremo cercare di sbagliare il meno possibile nella
scelta dei ragazzi che vogliamo integrare. Sensibile sa coloro i quali
possono essere gli obiettivi, qualche nome l'ho già fatto e l'ho già
sentito in giro».

Pazzini.
«Io direi di andare piano con i nomi. Sapere che c'è qualcuno che
vuole tornare è perché qui si è trovato bene è già qualcosa di
importante. La Sampdoria ha una sua storia: chiunque credo sia
affascinato dal poter vestire questa maglia. E questo è già un
vantaggio. Pazzini corrisponde a un profilo di giocatore che stiamo
cercando, anche per l'idea di gioco che vorrei portare avanti. Non
abbiamo alcun tipo di preclusione tecnica nei suoi confronti, ma sono
discorsi che affronterà Pasquale nei prossimi giorni».

Mercato.
«Del Piero? Mi sembra fantacalcio. Alessandro ha dichiarato di non
vedersi con una maglia diversa da quella della Juve e sinceramente
credo sia quella la sua intenzione. Per quel che ci riguarda,
cerchiamo di mantenere i piedi perché sarà un mercato ancora più
difficile del solito. Purtroppo sarà molto lungo: sarebbe
preferibile chiudere i discorsi con largo anticipo ma questo è un
discorso che vale per noi come per tutte le altre squadre. Palombo?
Angelo ho avuto modo di conoscerlo in Nazionale, credo abbia fatto il
suo percorso qui e abbia dato tanto, ma in questo momento, con tutto
il rispetto per la sua storia e il suo ruolo di capitano, le scelte
tecniche vanno al di là di Angelo».

Nella foto Pegaso, Ciro Ferrara saluta i tifosi al suo arrivo allo Starhotel President.

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