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De Silvestri: «La Sud è roba seria, voglio conquistarla»

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De Silvestri: «La Sud è roba seria, voglio conquistarla»

«Ci
sono stati tanti fattori che mi hanno fatto scegliere la Sampdoria». Lorenzo De Silvestri non la smetterebbe più di elencarli. L'ultimo arrivato in casa blucerchiata è felice e non lo nasconde.
«Trovo un ambiente positivo, che ha tanta voglia di rilancio – dice il terzino da Bardonecchia, nella prima conferenza da calciatore doriano -. Trovo un gruppo
giovane, un tecnico giovane come Ferrara, Peruzzi che è un mio idolo: a
tavola abbiamo ricordato la sua partita d'addio che è coincisa con
il mio esordio da titolare con la maglia della Lazio. E po conosco Munari
che ha giocato sei mesi con me a Firenze, conosco Gastaldello che ho
conosciuto in Nazionale e Pozzi, mio compagno nelle under azzurre. Proverò ad inserirmi in punta di piedi in questo gruppo, composto da bravi ragazzi che hanno voglia di far bene».

Facile, dopo tutto questo, capire il perché hai detto sì alla Sampdoria.

«È bastata una telefonata del direttore. Ero a Roma, abbiamo parlato
della mia situazione, della Samp in generale e ci siamo subito
incontrati. Ci sono state altre squadre, ma ho remato per venire
qui».

Hai
già pensato al modulo che potrebbe mettere in risalto le tue caratteristiche?

«Non
penso ai moduli, ora penso soltanto a fare bene con il gruppo,
mettendomi a disposizione della squadra e dello staff tecnico».

Il
direttore ha parlato di voglia di rilancio: il Doria può
rappresentare il trampolino per ritornare a vestire la maglia della
Nazionale?

«Ho
tantissima voglia, volevo cambiare aria, qui ho trovato un ottimo
gruppo e un ottimo staff tecnico. Mi metto a disposizione per fare il
bene della Sampdoria e per ritagliarmi un ruolo importante in questa
squadra. Questi saranno giorni di conoscenza e di lavoro. Obiettivi ne ho e li tengo per me. Ci siamo fatti una promessa col
direttore, il Doria è neopromosso e il primo traguardo è quello di
mantenere la categoria».

I
tifosi vi hanno accolto alla grande a Bardonecchia. Conosci
i tifosi blucerchiati?

«I
tifosi della Sampdoria non li scopro io. Ho visto tanti tifosi fuori
dall'albergo, mi hanno inondato di messaggi su Twitter. La
Gradinata Sud è roba seria, è un tifo caldo che però ha il rispetto
dei calciatori. Starà a me, a noi, conquistarli e renderli felici».

Cos'è
accaduto l'anno passato? Come mai la tua crescita ha subito
un'interruzione?

«Ci
sarebbero tanti perché da dire sulla stagione passata, ma mi prendo
le mie responsabilità. Sono stato io a non esprimermi al meglio.
Alla fine ho giocato di più e sono contento di essere stato
partecipe della salvezza della Fiorentina, però quando si chiude una
porta si apre un portone e ora voglio far vedere le mie qualità alla
Sampdoria».

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