Pozzi, il veterano: «Farò di tutto per questa maglia»
Nicola Pozzi ne ha viste tante. Basta voltarsi indietro, non di molto. Tre anni, una vita intera. Il quarto posto, la caduta, la risalita. Lui, il bomber, c'era e oggi non vede l'ora di ricominciare a segnare. «L'anno passato si è concluso in
maniera stupenda – racconta Nick dalla sala conferenze del Campo Sportivo di Bardonecchia -. Aver riportato la Sampdoria a casa insieme ai
miei compagni mi riempie d'orgoglio. Sono soddisfatto, ma non
appagato, perché ho solo 26 anni e voglio mettermi alla prova,
provando a dare continuità alle mie prestazioni in un campionato
intero di Serie A».
Come ti vedresti in coppia con Maxi
López?
«Maxi l'ho visto tante volte da
avversario e in televisione. Credo che potrei giocare anche al suo
fianco. In questo momento il reparto offensivo è composto da ottimi
attaccanti, tutti complementari».
Pensando al ritiro dell'anno scorso,
che differenze riscontri?
«Questo ritiro è molto più bello, si
lavora meglio con maggior serenità, ma siamo consapevoli che la
Serie A è ben altra cosa rispetto alla B. Questa è la decima
preparazione che svolgo a livello professionistico: ogni anno è
diversa, ogni preparatore ha le sue idee e giustamente le porta
avanti. Dobbiamo fare tesoro degli errori commessi in passato, perché
errare è umano, ma perseverare è diabolico. Siamo consapevoli di
aver fatto qualcosa d'importante, ma ora si volta pagina e dobbiamo
concentrarci per fare bene nel massimo campionato. Correre con
umiltà, sudare, fare una corsa in più per aiutare il compagno».
Foggia è tornato alla Lazio, ora sei
tu a tenere alto l'umore nello spogliatoio?
«Mi piace ridere e scherzare con i
compagni, ma in questi giorni la fatica non ci permettere di ridere e
scherzare molto. Tuttavia è fondamentale lavorare in questo
periodo».
L'onda lunga della festa per il ritorno
in A si percepisce anche a Bardonecchia in questi primi giorni di
ritiro: per voi è uno stimolo a fare meglio?
«L'entusiasmo per la promozione
conquistata ci permette di sopportare meglio la fatica, anche se
stiamo parlando di fatica sportiva, una fatica che spero di dover
sopportare ancora per almeno 10-15 anni. Le vere fatiche sono altre».
Il gruppo è rimasto più o meno
invariato rispetto alla passata stagione: può essere un aspetto
positivo?
«Sì, credo, sia un buon punto di
partenza e anche per i nuovi è facile inserirsi: Corazza, De
Silvestri e Maxi López infatti sono stati accolti subito bene e sono
entrati in sintonia con noi che eravamo già qui».
Che impressione ti ha fatto Ciro
Ferrara?
«Ottima,
è un allenatore che si presenta con una carriera da calciatore alle
spalle è importante, così come i componenti del suo staff. Siamo
ben felici di seguire le indicazioni del mister, stiamo iniziando a
conoscerci e sono certo che continuando a lavorare così potremo
toglierci delle soddisfazioni».
Ormai sei uno dei veterani del gruppo
per anni di militanza, ma voci di mercato dicono che sei perennemente
ambito da più squadre. Come vivi questi rumors?
«Alle voci di mercato ho fatto
l'abitudine, ma alla fine sono sempre qua. La mia volontà è sempre
stata quello di rimanere: in vari momenti mi hanno dato per partente,
ma non mi distraggo. Lavoro tranquillamente. Quando arrivai tre anni
fa alla Sampdoria, dissi che per me la maglia blucerchiata era un
punto di arrivo e farò di tutto per onorare e meritare sempre questa
maglia».