U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Edoardo: «Udinese e Barcelona i modelli per i giovani»

News

Edoardo: «Udinese e Barcelona i modelli per i giovani»

Molto cari a Edoardo
Garrone – e molto legati tra loro – i temi del centro sportivo e del
settore giovanile. Il vicepresidente parla chiaro anche in questi
termini: «Bogliasco è il nostro centro sportivo storico, abbiamo
una concessione che scade fra qualche anno, ma sappiamo che abbiamo
bisogno di una struttura con più campi per costruire i talenti del
domani. Bogliasco è sufficiente oggi, ma non è adeguata per il
futuro. Abbiamo iniziato a parlare col sindaco di Bogliasco per un
eventuale ampliamento: c'è teoricamente la possibilità di ampliare
il “Mugnaini”, ma guardiamo anche ad altre ipotesi e all'entità
dell'investimento. In questo senso Rinaldo Sagramola è forse uno dei
più grandi esperti di centri sportivi: gestiva la Borghesiana, a
Vicenza ha costruito un centro sportivo d'eccellenza, idem a Palermo,
quindi abbiamo affidato a lui il compito di esaminare dati. Non c'è
urgenza, ma bisogna ragionare anche sul lungo termine: non si può
prescindere da un centro sportivo moderno».

Si punta molto sui
giovani: la Sampdoria proverà a portare avanti il modello Udinese?

«Questo è un gruppo che
ha un'età media molto bassa. Stiamo già lavorando da tempo, c'è un
accordo di collaborazione sportiva che lega la Sampdoria col
Portogruaro e ci muoveremo anche in altre direzioni. Bisogna creare
alleanze strategiche, sia in Italia sia all'esterno, per creare un
network di osservatori e altri mercati per individuare talenti. Sono
sistemi che però non si creano in poco tempo, ci vogliono anni per
realizzare modelli simili a quello dell'Udinese».

Restando in tema di
Settore Giovanile, malgrado ottimi risultati, avete operato qualche cambio al vertice. Per quale motivo?

«Il cambiamento non ha
niente a che fare con le capacità delle persone: Lupo e Pizzoli
hanno svolto un lavoro straordinario. È stata una scelta
organizzativa, ma abbiamo deciso che l'area tecnica che segue la
prima squadra, deve coordinare in prima persona la gestione dai
sedicenni in su, quindi le competenze di un manager come Lupo
rischiavano di essere ridotte. Ci è quindi sembrato giusto cambiare
per non togliere a lui parte dell'attività che doveva svolgere. Per
questo motivo è stato rivisto il ruolo dei collaboratori del vivaio:
il Settore Giovanile va dai Piccoli Amici ai Giovanissimi Regionali,
dai Giovanissimi Nazionali in su le squadre devono essere osservate
direttamente dai tecnici della prima squadra e seguire lo stesso tipo
di gioco, un po' come fa il Barcelona».

altre news

Campagna abbonamenti 2024/25