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Ferrara punta il Siena: «Voglio una Samp tosta»

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Ferrara punta il Siena: «Voglio una Samp tosta»

«Non
è soltanto la prima ufficiale per me a Marassi, lo è anche per
molti ragazzi. L'emozione però dovremo lasciarla negli spogliatoi e
per 90 minuti dovremo restare freddi e lucidi». Ciro Ferrara indica la strada e punta il Siena. «Sarà
importante essere innanzitutto una squadra tosta, che lascia pochi
spazi agli avversari – dice il tecnico blucerchiato -. Siamo una squadra che ha assoluta necessità di
conquistare dei punti e di lottare col coltello tra i denti. Il nostro
calcio è condizionato dai risultati: proviamo a mettere
in mostra un buona manovra ma cercando di essere concreti».

Qual è la situazione
degli infortunati?

«L'unico
è Juan Antonio, per il resto i ragazzi stanno tutti
bene e sono disponibili per la sfida il Siena.
Meglio avere problemi di abbondanza che il contrario. Poulsen è già
disponibile, anche se non credo di portarlo in panchina visto che era
fermo da diverso tempo e potrà entrare in pianta stabile in squadra
dopo la sosta, mentre Maresca dal punto di vista atletico sta bene
perché s'è allenato fino all'ultimo ed è pienamente a
disposizione. Siamo comunque in attesa del transfer».

Sarà una gara diversa da quella di Milano?
«Gli
obiettivi del Siena sono gli stessi della Sampdoria, al di là
che la loro penalizzazione è maggiore della nostra. Siamo due
squadre bisognose di punti, noi vogliamo confermare quanto di buono
fatto a San Siro, mentre loro vogliono annullare la
penalizzazione. Ed è per questo che mi preoccupa molto di più questa gara di
quanto non mi preoccupasse quella di domenica scorsa. Dobbiamo ragionare come se avessimo ancora il segno meno in classifica perché vogliamo fare una grande prova alla prima uscita di fronte al
nostro pubblico. Per tutta la settimana ho battuto su questo tasto:
incontreremo difficoltà diverse, ma il Siena ci darà del filo da
torcere e sicuramente farà di tutto per renderci la vita difficile».

Che cosa ha provato sentendo parlare più del Milan che ha
perso piuttosto che dell'ottima prova della Samp?

«Devo dire che personalmente preferisco che l'attenzione
sia stata capitalizzata dai problemi dei rossoneri rispetto
all'ottima prova della Sampdoria, anche se, a
dire il vero, qualcuno ha rimarcato anche la nostra prestazione. Ringraziamo
e ripartiamo, voltiamo pagina e
restiamo concentrati sulla prossima partita. Siamo una squadra giovane e in quanto giovani non sempre si è equilibrati: non dobbiamo esaltarci».

Un voto
al mercato blucerchiato?

«Sono
stati raggiunti quelli che erano i nostri obiettivi. Non solo per la
Sampdoria, ma il mercato è stato molto bloccato, un po' condizionato a causa dei giocatori in
esubero e con l'arrivo di molti prestiti. Ma la società devo ringraziarla: nonostante il
grande peso che deve sostenere per rispettare le pendenze verso quei
giocatori che non fanno parte del progetto, sono stati fatti
investimenti per rafforzare la squadra».

Pensa
di riconfermare la squadra che ha vinto a San Siro?

«In
linea di massima sì, ma qualche cambiamento ci sarà, visto che
abbiamo recuperato qualche giocatore. Per quanto riguarda il modulo,
credo che si andrà avanti come abbiamo fatto fino a questo momento.
Qualcuno dice che abbiamo giocato col 4-5-1, ma perché quando ci
difendiamo anche gli esterni devono dare una mano al centrocampo,
difendendo dietro la linea del pallone».

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