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Troppi errori, Maresca non basta: il Chievo risorge

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Troppi errori, Maresca non basta: il Chievo risorge

Chi sbaglia, paga. Un detto che spesso si addice al calcio e che in quest'anticipo pre-sosta calza a pennello per la Sampdoria. Una Sampdoria irriconoscibile se rapportata al recentissimo passato, senza ritmo né idee, a cui non basta una prodezza balistica di Enzo Maresca per tornare dal "Bentegodi" di Verona con dei punti in saccoccia. (Che per come si era messa la partita uno soltanto sarebbe stato più che sacrosanto). Ma due disattenzioni nei finali dei due tempi condanno i blucerchiati di Ciro Ferrara al secondo stop consecutivo e premiano il ChievoVerona dell'esordiente Corini, senza vittorie dalla prima di campionato.


Rischio.
Privo di capitan Gastaldello, il mister, come nelle previsioni,
accentra Costa e lancia Poulsen sulla mancina. La fascia al braccio
ce l'ha Munari, al centro del campo alla destra del rientrante
Maresca. Mezzo sinistro gioca Obiang, davanti a lui Estigarribia. Al
12' Costa rischia grosso sull'inserimento centrale di Théréau,
Romero salva coi piedi sul tocco di punta del francese, prima del
fischio di Gervasoni per un fuorigioco. Sul fronte opposto Maxi López
risponde subito con un sinistro da fuori, normale amministrazione per
Sorrentino, che sta a guardare un missile di Estigarriba di poco
alto sopra la traversa.

Torpore.
Squadra corte, spazi coperti, errori di misura sempre dietro
l'angolo. Rispetto al solito, il Doria fatica a proporsi e a
distendere la propria manovra. A risentirne – e di molto – è lo
spettacolo, davvero poco esaltante per tutta la prima, soporifera frazione.
Pochissimi i flash degni di nota nel torpore generale. Alla mezzora il Chievo perde
Sardo dopo uno scontro con Maxi, Corini lo sostituisce con Frey.
Cesar stacca su corner al 41', senza trovare la porta. Krsticic trova il primo giallo della serata e Théréau, un po' a sorpresa,
il primo gol.

Capo.
Al secondo di recupero, Poulsen perde palla con la squadra sbilanciata
per un calcio d'angolo a favore, Luca Rigoni sistema il proprio
centravanti davanti a Romero, messo a sedere e freddato proprio a
ridosso del duplice fischio. Dagli spogliatoi i blucerchiati in
maglia nera rientrano ancora privi del mordente necessario e al 12'
tremano sul piattone di Di Michele su assist di Stoian: Romero si supera
sul proprio palo. Non può nulla invece il suo collega Sorrentino sulla pennellata
di Maresca che al 16' rimette le cose a posto. Dopo i tentativi con
con Siena e Torino, il Capo centra il bersaglio e risveglia il Doria,
vicino all'immediato sorpasso con un sinistro di Krsticic.

Fattaccio.
Corini toglie un esterno d'attacco (Stoian) per uno decisamente più
difensivo (Jokic); Ferrara fa il contrario, richiamando Poulsen,
inserendo Soriano e arretrando Estigarribia sulla linea di
retroguardia. Poi, al 34', è la volta di Tissone, di nuovo in campo
dopo l'esordio di San Siro in cambio di Krsticic. La contesa resta in ghiaccio e non si
sbilancia, almeno fino al 42', il minuto del fattaccio. Gervasoni
sorvola su un'entrataccia (almeno da secondo giallo) di Frey su Obiang,
l'azione prosegue, Di Michele tira senza pretese, Romero la combina
grossa e la sfera rimbalza oltre la linea. Un errore che costa caro e
ci fa tornare a casa con un pugno di mosche in mano.

ChievoVerona
2
Sampdoria      1
Reti:

p.t. 47' Théréau; s.t. 16' Maresca, 42' Di Michele.
ChievoVerona
(4-3-3):
Sorrentino; Sardo (32' p.t. N. Frey), Dainelli, Cesar,
Dramé; Guana, L. Rigoni, Hetemaj; Stoian (17' s.t. Jokic), Théréau
(40' s.t. Samassa), Di Michele.
A
disposizione:
Puggioni, Viotti, Andreolli, Cruzado, Moscardelli,
Cofie, Vacek, Farkas, Papp.
Allenatore:
Eugenio Corini.
Sampdoria
(4-3-3):
Romero; Berardi, Rossini, Costa, Poulsen (21' s.t. Soriano);
Munari, Maresca, Obiang (44' s.t. Icardi); Krsticic (34' s.t.
Tissone), Maxi López, Estigarribia.
A
disposizione:
Berni, Falcone, Renan, Castellini, Mustafi, De
Silvestri.
Allenatore:
Ciro Ferrara.
Arbitro:
Gervasoni di Mantova.
Assistenti:
Costanzo di Orvieto e Di Fiore di Aosta.
Quarto
ufficiale:
Paganessi di Bergamo.
Giudici
di porta:
Russo di Nola e Mechiori di Ferrara.
Note:
ammoniti al 44' p.t. Krsticic, al 35' s.t. Guana, al 37' s.t. N. Frey, al 48' s.t. Tissone per
gioco scorretto; recupero 2' p.t. e 3' s.t.;
terreno di gioco in non perfette condizioni.

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