Ferrara sorride: «Una grande prova contro una grande Fiorentina»
Disteso, sorridente, visibilmente
soddisfatto. Al termine del 2-2 in casa della Fiorentina, Ciro Ferrara si tiene stretto il punto
conquistato dalla sua Sampdoria che va dare continuità alle due vittorie
consecutive con Genoa e Bologna. «Il
derby è stata la scintilla che ci ha fatto invertire il trend
negativo – spiega il tecnico doriano -, ma anche nelle sconfitte ho
visto sempre prestazioni di un certo livello, dove spesso sono stati
gli episodi a condannarci. Abbiamo sbagliato la gara interna con
l'Atalanta e la trasferta di Palermo, poi la squadra s'è ritrovata
nel gioco e nei risultati».
Prestazione. «Preparando
la gara, in settimana avevo detto ai ragazzi che saremmo
venuti ad incontrare una squadra che gioca un buon calcio, ma che
poteva soffrire le nostre ripartenze – prosegue l'allenatore blucerchiato -. Rimane una grande prestazione per la mole di gioco,
per le occasioni create, ma soprattutto per lo spirito con il
quale abbiamo affrontato una grande Fiorentina. Sapevamo che dovevamo
correre tanto e limitare alcuni giocatori come Pizarro: a volte ci
siamo riusciti, altre no perché stiamo parlando di un grande
giocatore».
Errori. «Sul
secondo gol subìto, mi sono arrabbiato perché Pasqual ha spostato il
pallone verso l'interno del campo rispetto alla posizione in cui
avevamo commesso il fallo – puntualizza -. È stato poi
bravo il quarto uomo a tenermi calmo. È fuori di dubbio che sulle
palle inattive potevamo far meglio. Sapevamo che loro lavorano tanto
su queste situazioni, ma ora non è il caso di drammatizzare: per noi
sono i primi due gol subiti su palle inattive, in settimana
lavoreremo sulle cose che non hanno funzionato e in futuro staremo
più attenti».
Maurito. «Icardi
sta facendo molto bene – ammette Ferrara -. Mauro ci sta aiutando
moltissimo e se continua a giocare così come sta facendo, gli altri
attaccanti, attualmente infortunati e in fase di recupero, potranno
lavorare con calma per ritrovare la giusta forma. La politica della
Sampdoria è quella di valorizzare i giovani: Icardi sarà convocato
per il Sudamericano Under 20 e il nostro intento è quello di
permettere al ragazzo di partecipare ad una competizione tanto
importante quanto prestigiosa. Prima però dovremo valutare le
condizioni fisiche delle altre punte».
Singoli. «Poli
è un giocatore di grande importanza – continua sui singoli -. Il suo rientro è stato una
cosa non da poco. Noi non abbiamo mai cercato alibi, ma abbiamo avuto
in infermeria una serie di giocatori di grande peso. Dopo il recupero
Andrea si è confrontato con questo nuovo ruolo, dove si sta
togliendo delle grosse soddisfazioni, potendo sfruttare il suo
potenziale offensivo. Mustafi? Era a rischio nel pre-partita a causa di una botta. Ha giocato e lo
ha fatto bene, peccato per l'espulsione, deve migliorare in fase di
accorciamento sull'attaccante. Ma è un '92, avrà tempo e modo di
farlo».
Modello. «Tra
il primo e il secondo tempo ho parlato davvero poco nello
spogliatoio – conclude il mister -. Ho detto soltanto ai ragazzi di fare ciò che già stavano
facendo. La Fiorentina pensava di aver già acquisito
il risultato nel primo tempo? Ha giocatori esperti,
capaci di leggere le partite nel modo giusto. Certo, rientrare in
campo e segnare subito ci ha aiutato. La giocata di Nenad e Icardi è
stata davvero ben fatta. Abbiamo diversi ragazzi davvero in
erba, eppure sono venuti qui a Firenze senza paura, per giocarsela a
testa alta. Il merito di tutto questo è soprattutto della società,
che ha creduto in questo modello, in questo progetto. I giovani
sbagliano, è successo, e lo abbiamo pagato con sette k.o.
consecutivi. Hanno bisogno di un po' di tempo, bisogna avere pazienza».
Nella foto Pegaso, Ciro Ferrara sul prato del "Franchi" di Firenze.