Krsticic e auto-Rodr
Mica semplice, di questi tempi, uscire indenni da queste parti. Se pensi che fino a stasera c'era riuscita soltanto la Juventus, beh, allora capisci di aver realizzato qualcosa d'importante. Ci è riuscita – alla grande – anche la Sampdoria. Lo ha fatto imbrigliando la manovra della Fiorentina di Vincenzino Montella e costringendo i viola al secondo pari stagionale tra le mura amiche dell'"Artemio Franchi". Senza Romero, Costa, Eder, Pozzi e Maxi – perché le assenze non erano da una parte sola -, i ragazzi di Ciro Ferrara confermano di aver ritrovato la giusta mentalità, quella guerriera e combattiva, l'unica strada che ti porta dritta all'obiettivo. Gioventù, carattere, unità d'intenti e non solo: pur cambiando gli interpreti (Berardi a sinistra, Tissone rispolverato come intermedio) il 4-1-4-1 funziona, esalta le qualità dei singoli e mette i mediani nelle condizioni di battere a rete. Bene così, insomma.
Sveglia.
Corto, aggressivo, concentrato, sotto la pioggia il Doria parte all'arrembaggio.
Icardi avrebbe lo spazio per battere a rete ma temporeggia, Poli fa
ammonire Pizarro per un fallo di mano, Maresca ci prova su punizione
trovando la barriera, Gastaldello guadagna il primo corner. Tutto
questo nel giro di sei minuti. Poi suona la sveglia per i padroni di
casa. All'11' Cuadrado scappa sulla destra e testa la reattività di
Da Costa, al rientro da titolare 176 giorni dopo la notte di Varese.
Sulla fascia opposta Rodríguez
fa viaggiare Pasqual
sul fondo, El Hamdaoui devia e manda a lato. È il preludio al
vantaggio viola: corner di Borja Valero, Savic stacca indisturbato e
insacca l'1-0.
Traversa.
Siamo al 21', ma la Samp non sta a guaradare. Tissone reagisce
sparando dai 20 metri, Viviano respinge sui piedi di Krsticic che
scivola e manca a porta quasi sguarnita l'appuntamento col primo gol
in blucerchiato. Passa un niente e Icardi filtra in area, alza la
testa e vede Tissone al centro. Servito, il numero 12 di Quilmes non
ci pensa su e col destro centra in pieno la traversa a Viviano
battuto. Ci si mette anche la sfortuna, pareggiata in qualche modo da
un contatto dubbio nei pressi della linea di Da Costa: Gastaldello
tocca Mati Fernández, Valeri fa proseguire e manda tutti negli
spogliatoi.
Da
campione. Al rientro i blucerchiati mettono presto in chiaro le
proprie intenzioni. Già al 3' Rossini esce palla al piede dalla
retroguardia e lancia Icardi. Maurito fa da sponda all'accorrente
Krsticic, che con una finta mette a sedere Savic e con l'interno
sinistro fredda Viviano sul suo palo. Un gol da campione, tanto bello
quanto meritato, con cui Nenad si fa perdonare l'erroraccio del primo
tempo e rimette le cose apposto per il Doria, che all'8 rischia il
sorpasso. Un rimpallo favorisce Icardi, stoppato sul più bello
dall'estremo toscano.
Autogol.
Poco prima del quarto d'ora, Montella richiama Rômulo
per Seferovic, subito pericoloso sugli sviluppi di un angolo dalla
destra. Il neoentrato si ripete al 19', spedendo in rete dopo un
batti e ribatti in area doriana: Valeri annulla giustamente per
fuorigioco. Mati Fernández lascia il posto ad Aquilani, Munari dà
fiato al centrocampo subentrando a Maresca. E il Doria passa, al 27'.
Poli innesca Obiang sulla mancina. Il cross teso di Pedro a cercare
Icardi trova la deviazione in spaccata di Rodríguez:
autogol che vale l'1-2.
C'è.
Dura poco, però, il gusto dei tre punti. Colpa di un'altra dormita da calcio da fermo. Ancora Savic svetta più in alto di tutti su punizione di Pasqual dalla sinistra
e firma la sua doppietta. Le ultime carte della serata sono Soriano
(per Poli), Migliaccio (per Borja Valero) ed Estigarribia (per
Krsticic). Allo scadere Mustafi trova le gambe di Pasqual e il
cartellino rosso. Gastaldello e soci si difendono con i denti e la
mente fredda, e tremano sull'ultimo inserimento di Aquilani. Da Costa
c'è. La Sampdoria c'è.
Fiorentina
2
Sampdoria
2
Reti:
p.t. 21' S. Savic; s.t. 3' Krsticic, 27' Gon.
Rodríguez
aut., 31' S. Savic.
Fiorentina
(3-5-2): Viviano; Tomovic,
Gon. Rodríguez,
S. Savic; Cuadrado, Rômulo
(14' s.t. Seferovic), Pizarro, Borja Valero (41' s.t. Migliaccio),
Pasqual; El Hamdaoui, Mati Fernández (26' s.t. Aquilani).
A
disposizione: Lupatelli, Neto, Hegazi, Roncaglia, Olivera, Cassani,
Della Rocca, Llama, Zohore.
Allenatore:
Vincenzo Montella.
Sampdoria
(4-1-4-1): Da Costa; Mustafi, Gastaldello, Rossini, Berardi; Maresca
(27' s.t. Munari); Krsticic (41' s.t. Estigarribia), Tissone, Obiang,
Poli (37' s.t. Soriano); Icardi.
A
disposizione: Berni, Falcone, Renan, Castellini, Poulsen, De
Silvestri, Juan Antonio, Austoni.
Allenatore:
Ciro Ferrara.
Arbitro:
Valeri di Roma 2.
Assistenti:
Marzaloni di Rimini e Giordano di Caltanissetta.
Quarto
ufficiale: Iannello di Novi Ligure.
Giudici
di porta: Gervasoni di Mantova e Palazzino di Ciampino.
Note:
espulso al 45' s.t. Mustafi per gioco scorretto; ammoniti al 6' p.t.
Pizarro, al 13' p.t. Krsticic, al 22' s.t. Tissone per gioco
scorretto, al 32' s.t. Poli per comportamento non regolamentare;
recupero 1' p.t. e 5' s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.