Icardi stenta a crederci: «Che emozione fare due gol alla Juve»
Decidere
una partita che non avresti neppure dovuto giocare non accade tutti i
giorni. Se poi lo fai a poco più di un mese dal tuo ventesimo
compleanno, in casa della capolista, Campione d'Italia e d'inverno in carica,
dopo essere andato sotto di un gol ed essere rimasto in inferiorità
numerica, puoi catalogare la giornata nella categoria "straordinaria". Mauro
Icardi trova due gol nella calza della Befana, due gol che gli permettono di decidere a nostro favore la sfida dello "Juventus
Stadium". «Segnare
una doppietta decisiva in casa della Juventus è stato emozionante –
racconta a caldo l'attaccante argentino -. Sono due gol pesanti, che hanno permesso alla Sampdoria di ribaltare lo svantaggio iniziale e battere la Juve. Buffon ha
commesso qualche errore, ma l'importante è aver segnato e portato a casa i tre punti».
Umile.
«Non
sono un fenomeno – prosegue il giovane Maurito -. Voglio
soltanto a lavorare bene in allenamento e a migliorare giorno dopo
giorno. Se penso ancora al Barcelona? Non più, ora penso soltanto
alla Sampdoria che mi ha dato l'opportunità di venire in Italia,
crescere ed esordire in Serie A. Mi piace lavorare per la squadra,
mettermi a disposizione del mister e dei compagni. Il secondo gol?
Anche in allenamento mi capita di realizzare reti del genere, perché
calciando sotto la traversa da quella posizione diventa difficile per
il portiere poter intervenire».
Umore.
Gli ultimi giorni erano stati caratterizzati da un po' di malcontento
da parte del bomber che la società ha bloccato
a Genova per ovviare agli infortuni dei suoi compagni di reparto,
impedendogli di fatto di rispondere alla convocazione dell'Under 20
albiceleste impegnata nel campionato Sudamericano. Il bis di Torino sembra
aver allontanato definitivamente il dispiacere del ragazzo, già
rientrato in settimana dopo un chiarimento con tecnico e società. «Con
la doppietta alla Juve penso meno alla competizione con l'Argentina – conclude Icardi, sgombrando il campo da equivoci -. La nazionale per me è molto
importante, ma adesso penso soltanto a fare bene qui con la maglia blucerchiata».