Corsa e gol: “Maticrack” Rodríguez, l'uomo nuovo per la fascia
Sul
suo personalissimo calendario, da qualche giorno, c'è segnata una
data speciale. 17 marzo 2013, Sampdoria-Inter. Nel tunnel che divide
gli spogliatoi dal prato di Marassi, Matías Nicolás Rodríguez
incrocerà Javier Zanetti, l'idolo di sempre. Un modello sin da
quando, ancora chico, il nuovo esterno
blucerchiato
giocava per le strade di San Luis e provava a imitare le gesta del
numero 4 nerazzurro. Stesso ruolo, stessa determinazione, stessa
conformazione fisica: ben lungi da eguagliare il maestro, Maticrack –
come lo chiamavano con affetto i tifosi dell'Universidad de Chile – ci ha messo
comunque tutta la sua buona volontà, entrando a 26 anni nell'Olimpo del calcio
latino-americano, bussando alle porte della Selección argentina e
regalandosi l'opportunità di giocare in Italia con addosso la maglia
più bella di tutte.
Xeneizes.
Eppure, il percorso verso un sogno chiamato Serie A è stato
tutt'altro che una passeggiata. Già da ragazzino, Rodríguez prende
armi e bagagli per percorrere la Ruta Nacional 7, direzione Buenos
Aires, 790 chilometri dalla città natia. Nella Capital Federal lo accoglie
il Boca Juniors, che lo alleva fino alla prima squadra senza dargli
però la chance di debuttare. Siamo nel 2006, Mati, vent'anni, decide
allora di battere nuove piste: le brevi esperienze ecuadoriane al Barcelona
di Guayaquil e all'Aucas di Quito (11 gettoni e 2 reti) preludono un
ritorno all'origine xeneizes.
Svolta.
Anche stavolta, per il laterale destro lo spazio dalle parti della "Bombonera" pare ridotto al lumicino. Una fugace parentesi austriaca al LASK Linz (datata 2007) non va a buon fine. Sono giorni
difficili ma, snobbato dalle squadre albicelesti, una chiamata arriva
dall'Uruguay. La chiamata della svolta. Nel 2008/09, per volere
dell'allenatore Gerardo
Pelusso, Rodríguez
veste i colori del Nacional di Montevideo. L'annata si rivela
esaltante, sotto ogni punto di vista: i tricolores conquistano il
titolo nazionale e raggiungono la semifinale di Copa Libertadores,
Mati si guadagna finalmente un posto da titolare, gioca (48 presenze
e 3 gol) e pure bene al punto da stuzzicare le attenzioni della
Celeste di Oscar Tabárez,
pronta a "naturalizzarlo" uruguayano.
Consacrazione.
Rodríguez non ci sente e non tradisce il proprio paese, anche se, nel 2009, cambia
ancora nazione, ancora una volta da straniero. In compagnia del suo
mentore Pelusso, Rodríguez si trasferisce a Santiago, nelle fila
dell'Universidad
de Chile. Proprio come in Uruguay, i due sfiorano la finalissima di
Libertadores, ma lo stantuffo destrorso trova più di un modo per
rifarsi della delusione. Il 2011 si rivela infatti quello della
consacrazione: la U si porta a casa l'accoppiata
Apertura-Clausura, aggiungendo in bacheca la Copa Sudamericana (la
nostra Europa League), il primo trofeo internazionale della storia
del club.
Crack.
Club che a Mati entra nel cuore e viceversa. I tifosi azules stravedono per quel simpatico argentino con il numero 6, la faccia da
bambino e il vizietto di bucare la porta avversaria. Lo paragonano a Dani Alves, lui non fa una grinza. Corsa, continuità e rendimento altissimo, Maticrack ripaga l'affetto e la fiducia segnando
con il Peñarol,
con il
Nacional Medellín, al "Maracanã"
di Rio e, soprattutto, nell'indimenticabile 5-0 nel Clásico
con il Colo Colo, anno di grazia 2012, quello del terzo titolo
cileno consecutivo.
Tre. E così proprio il tre diventa il suo numero prediletto
nelle esultanze dopo i gol, 31 – scusate se è poco da uno nato difensore – in 141
apparizioni totali con l'Universidad. Prestazioni di livello assoluto
che lo catapultano nelle formazioni ideali di tutto il Sudamerica, nella lista del c.t. Alejandro Sabella e in quella
della spesa di Carlo Osti per Delio Rossi. Convincere tutti è la nuova sfida in un nuovo mondo più argentino che mai. Né Zanetti né Dani Alves, Matías Nicolás Rodríguez da San Luis, uomo di fascia pronto per la Samp.
Matías
Nicolás Rodríguez: la scheda
Luogo
e data di nascita: San
Luis (Argentina), 14 aprile 1986
Altezza:
178
cm
Peso:
76 kg
Ruolo:
difensore-centrocampista
Palmarés:
un campionato di Primera División uruguayana (Nacional, 2008/09),
tre campionati di Primera División cilena (Universidad
de Chile, Apertura 2011, Clausura 2011, Apertura 2012), una Copa
Sudamericana (Universidad de Chile, 2011)
Nella foto Pegaso, Matías Nicolás Rodríguez sorridente al suo arrivo a Genova.