Rossi: «Gara delicata, ma abbiamo studiato il Napoli»
Antivigilia insolita per Delio Rossi,
che domenica per la prima volta da quando guida la Sampdoria non
siederà sulla panchina blucerchiata. «Vivrò
la partita come tutte le altre – afferma in conferenza stampa il tecnico doriano -.
Purtroppo è già capitato che fossi squalificato e sostituito dal mio vice. Per fortuna è sempre andata bene nelle altre
occasioni, non ci resta che sperare che la cosa si ripeta».
Che
partita sarà quella del "San Paolo"?
«Sarà
una gara molto delicata e complicata. Loro vengono da un k.o.
pesante e assolutamente immeritato nelle proporzioni, per cui non
sarà affatto facile».
Pensa
che il Napoli potesse avere la testa già alla sfida con voi e
quindi essere in qualche modo deconcentrato sull'Europa
League?
«Non
credo. I match europei richiedono sempre un alto grado di
concentrazione. Poi, detto con tutto il rispetto, noi non siamo il
Real Madrid. Penso che il Napoli sia in grado di preparare due sfide
di questa caratura senza grossi problemi. Hanno una rosa ampia e
oramai sono abituati a giocare tre gare alla settimana. Sono sicuro
che molti dei giocatori che erano in campo ieri sera non saranno in
campo domenica».
Napoli e Samp due squadre che giocano molto sulle
corsie laterali. Crede che la partita possa essere decisa dal gioco
sulle fasce?
«La
differenza tra le squadre di vertice e non di vertice è nella
qualità degli interpreti. Sia noi sia loro utilizziamo
molto gli esterni, è vero, ma a fare la differenza è proprio la qualità dei
calciatori. Loro ne hanno 6 o 7 in grado di cambiare l'inerzia
della partita con una sola giocata. Li abbiamo studiati e li
conosciamo, per cui ce la giocheremo».
La gara dell'andata segnò la prima sconfitta, peraltro
ingiusta, della stagione blucerchiata. Ha parlato con qualche
giocatore di quella partita?
«La
gara d'andata e quella di ritorno sono molto diverse tra loro.
Ritengo che ormai quella sia acqua passata. Voglio solo che i miei
giocatori pensino di migliorare i risultati fatti sin qui. E basta».
Come ha ritrovato Eder?
«L'ho
trovato rinfrancato. Ora è molto più sereno e anche fisicamente
sta bene, d'altronde la condizione fisica non si perde in una
settimana».
Si
prepara un ballottaggio con Sansone?
«Preferisco
non dormire di notte perché devo pensare a chi mandare in campo, che
poter dormire dato che non ho nulla da scegliere. I ragazzi mi stanno
mettendo tutti in difficoltà, ma come ho già detto è un problema
mio. Eder o Sansone? Uno dei due giocherà».
Come
ha visto Sansone questa settimana, dopo l'esordio positivo con la Roma?
«Gli
ho dato un consiglio: non tagliarti i capelli. A parte gli scherzi, parlo di Sansone ma mi riferisco anche a Rodríguez:
appena si arriva in una nuova squadra si ha bisogno di un certo
periodo di ambientamento, per via delle strategie di allenamento
diverse. Ma a volte l'entusiasmo può fare la differenza, come è
successo domenica».
Venerdì scorso aveva detto che quella di domenica sarebbe stata una
partita spartiacque. L'obiettivo è
più vicino?
«Il
nostro obiettivo, come già detto, è quello di arrivare nella parte
sinistra della classifica. A causa del mio accaduto non si è data
grande rilevanza ad una straordinaria partita, come quella fatta dai
miei ragazzi. E mi dispiace. 10 secondi hanno cancellato
mediaticamente la nostra prova contro la Roma. Domani abbiamo una
nuova sfida e gli esami non finiscono mai».
Moratti ha parlato ancora una volta di Icardi. Queste voci possono
distrarre il ragazzo?
«È
un po' come essere in campagna elettorale: quando le sessioni di
mercato si avvicinano, le voci si moltiplicano. Il 98% di queste però
poi si rivelano false. Icardi sa che perché queste voci continuino
lui deve giocare bene con la Sampdoria, sennò i giudizi potrebbero
cambiare».
Ha qualche consiglio dà dare al suo secondo Limone? Condividerà con lui qualche gesto
scaramantico?
«Gli
ho detto solo una cosa: non farti buttare fuori, non abbiamo nessun
altro. Nessun consiglio, sa bene cosa fare. Per quanto riguarda la
scaramanzia vedremo. So che non è una cosa bella da dire, ma
personalmente sono scaramantico».