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Aste del Match: la 19 di “Lollo” De Silvestri per beneficenza

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Aste del Match: la 19 di “Lollo” De Silvestri per beneficenza

A 17 anni lo chiamavano Lollo. Con quella faccia da bambino e il fisico di chi ancora deve farsi, ma sa che il futuro può appartenergli. Lorenzo De Silvestri gioca nella Primavera della squadra per la quale ha sempre fatto il tifo: la Lazio. Un amore viscerale, un sogno che si realizza in una notte di luglio. Quando i suoi coetanei e i suoi amici più cari sono in vacanza lui si alza dalla panchina ed esordisce in Europa, prendendo il posto di Manfredini a Tampere. Lollo non scorderà mai quella sera. La Finlandia non è mai stata così accogliente. Le gambe tremano ma sono solo pochi minuti. Il
tempo di convincere Delio Rossi, l'allenatore che poi ritroverà a
Genova (strano a volte il destino) a dargli una nuova possibilità, prima
in Coppa Italia e poi in campionato.

Destino. Ha solo 18 anni quando
esordisce contro la Fiorentina, in Serie A, il 22 aprile del 2007. Un
altro segno del destino. Quello stesso destino che in altre occasioni maledirà. Beffardo, spregevole, ingiusto. Cuore e polmoni, forza e dedizione. De
Silvestri ha grandi qualità e in molti già intravedono in lui un futuro
alla Nesta. Se non per il ruolo, Lorenzo è un terzino moderno che
solca la fascia dalla difesa al fondo sovrapponendosi e centrando
palloni per le punte, se non altro per la grinta e per l'attaccamento
alla maglia.

Gabbo. L'11 novembre del 2007 la vita di Lollo cambia. Il suo
amico Gabriele, detto Gabbo, gli invia un messaggio. Lorenzo è in ritiro a
Milano e scenderà in campo contro l'Inter. Si è già svegliato
quando riceve un messaggio: Ho appena finito di suonare, ed ora come al
solito in partenza per portarvi fino alla vittoria. Gabbo.
Sorride,
va alla riunione tecnica più carico che mai. Qualche ora più tardi la
tragica notizia. No, non può essere lui. Come è potuto succedere?
Gabriele non c'è più. Il campionato si ferma. Lorenzo si ferma, e scrive
una lettera alla famiglia nella quale affiorano sentimenti come la
malinconia, il dolore, l'amicizia. E tutta la sua straordinaria
sensibilità. I riflettori si spengono piano piano ma, per Lollo, Gabriele e
il suo ricordo devono restare, per sempre. Meno di un mese dopo va in
gol contro il Napoli, la dedica non può che essere per l'amico DJ
scomparso troppo presto.

Falcata. Qualche anno (e un trofeo, una Coppa
Italia) più tardi passa alla Fiorentina, dove disputerà tre campionati e
diverse gare in Europa. Memorabile purtroppo l'ottavo di Champions
contro il Bayern. A Monaco la Fiorentina subisce un mezzo furto ma al
ritorno disputa una partita incredibile. Solo un colpo di classe di
Robben distrugge il sogno viola e quello di Lorenzo di arrivare ai
quarti. Da questa stagione Lorenzo corre e lotta per la maglia
blucerchiata. Da due mesetti ha ritrovato Delio Rossi e qualcuno
dice che abbia ritrovato anche la falcata di un tempo, quella che
qualche infortunio gli aveva levato. Ma Lollo è ancora giovane, è un
ragazzo dell'88 che ha ancora i numeri e il tempo per stupire. E poi
pochi sanno correre veloce come lui. E pochissimi possono contare su un angelo custode nel cuore. Al suo fianco, per sempre.

Etwoo. A partire dalle 12.00 di oggi e fino alle 15.00 di sabato 2 marzo, la numero 19 della Sampdoria – autografata da Lorenzo De Silvestri in diretta a Samp TV nel post-partita di Doria-Chievo – la
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