Maresca torna al “Caravella”: «Il calcio resti un divertimento»
Dategli
un microfono in mano e saprà gestirlo quasi come un pallone nel
cuore del centrocampo. Spigliato, prodigo di aneddoti e di consigli;
regista in campo, maestro nella vita. Non poteva esserci testimonial
blucerchiato migliore di Enzo Maresca per fare un salto al “Ca' de
Rissi” e incontrare gli Esordienti del Molassana Boero impegnati
alla 27.a edizione dello storico "Trofeo Caravella". «Storico
perché ci ho giocato anch'io»,
scherza il numero 6 della Sampdoria, che nell'ormai lontano 1991
prese parte al torneo con la maglia del Milan.
Divertitevi.
«Ho un ottimo ricordo di quella manifestazione: andammo in finale e
battemmo l'Inter con un mio gol – racconta Enzo, tempestato di
domande e assalito dai giovani calciatori -. Io ce l'ho fatta a
sfondare in questo mondo, non è detto che non possiate farcela anche
voi. Ma prima di tutto, a quest'età, occorre pensare alla scuola e
il calcio va vissuto come un divertimento».
Gagliardetti.
Tra un autografo e un sorriso, c'è stato il tempo per un simpatico
scambio di gagliardetti con Giovanni Franini, il presidente del
Molassana Boero, società affiliata al progetto “Samp in Rete” e
cardine imprescindibile nell'organizzazione di una grande realtà
chiamata "Caravella".