De Silvestri torna bambino: «È l’età più bella e importante»

L'emozione di 80 bambini che gridano il tuo nome sventolando altrettante bandierine blucerchiate forse non te la dà nemmeno uno stadio intero. Andatelo a chiedere a Lorenzo De Silvestri e al suo cuore che, di fronte agli alunni di quinta elementare della "Solari", della "Embriaco" e della "Mario Mazza", si è messo al palpitare. Al grido di Lollo, Lollo i ragazzi hanno acclamato a gran voce l'esterno destro del Doria prima di sottoporlo alla raffica di domande e autografi posta a conclusione del secondo incontro stagionale di "Impariamo allo stadio".

Infanzia.
«Fa sempre un piacere immenso partecipare a iniziative simili –
spiega il numero 19 romano -. Vedere i sorrisi di questi bambini e
ascoltare ciò che hanno da chiederti ti fa tornare indietro di
qualche anno e ti ricorda che l'infanzia è davvero l'età più bella
e importante di tutte. È per questo che ho detto loro di vivere al
meglio questi giorni, abbinando lo studio all'amicizia e al divertimento, alla voglia di giocare e allo sport».

Gioia.
Inevitabile, anche in un contesto simile, fare un accenno
all'imminente derby della Lanterna. «Seppur vuoto, il "Ferraris"
mi ha già trasportato a domenica pomeriggio – ammette Lollo -.
Sarà una partita fondamentale, so quanto sia sentita in città
perché dal primo giorno a Bardonecchia non ho sentito parlare
d'altro. Ci stiamo preparando bene: noi vogliamo vincere, per la nostra definitiva salvezza e
per regalare una gioia ai nostri tifosi».