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Luca Vialli, un sampdoriano a Samp TV: «Grazie a tutti»

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Luca Vialli, un sampdoriano a Samp TV: «Grazie a tutti»

«Volevo
dire una cosa io, in chiusura: grazie a tutti voi. È stato un piacere
assoluto».
Anche per noi, Luca. E puoi capire che piacere. Vedere Gianluca
Vialli seduto sulla poltrona dello studio di Samp TV è stata una
piccola grande conquista. Un sogno che cullavamo dal principio e che
si è realizzato qualche minuto fa. Un'ora piena di ricordi e gol, messaggi d'affetto,
aneddoti ed emozioni condivise da un'intera tifoseria e da una
squadra che, con essa, si era fusa in un tutt'uno blucerchiato
culminato col tricolore. «Ci
andavamo sempre vicini – parte il racconto del bomber cremonese,
incalzato da Matteo Cantile e accompagnato da Tito Gherardi -, nel
'90/91 la nostra crescita ha raggiunto l'apoteosi. Abbiamo ottenuto
ottimi risultati, eravamo un gruppo straordinario. Il segreto? Il
senso di appartenenza: andavamo a letto con la maglia della
Sampdoria».

Messaggio.
Di quella squadra faceva parte Giovanni Invernizzi, collegato in
diretta dalla 'Finestra su Bogliasco'. «Luca è stato un grandissimo
compagno – rivela commosso l'ex centrocampista, tra i protagonisti di questa rimpatriata -, mi ha insegnato a
giocare per vincere. È sempre stato il primo a dare una mano nei
momenti di difficoltà. Spero di riabbracciarlo presto, con la
speranza di trasmettere questo messaggio ai più giovani».

Segreti
.
«Ero anche un gran rompiscatole. Avevo qualità ma anche molti
difetti
– scherza Luca da via Corsica -. E poi tu la
davi sempre al Mancio».
Risate e amarcord, rimpianti («Wembley
rimane un ricordo bello. Per quattro anni mi svegliavo la notte
sperando di poterla ancora giocare»)
e anche qualche segreto svelato: «Il
primo periodo alla Juve non fu facilissimo. Avevo chiesto di essere
ceduto e di poter tornare alla Sampdoria. Non se ne fece nulla anche
per volere di Paolo Mantovani. Competenza, carisma, fascino: il
presidente è stato uno dei motivi per cui abbiamo passato anni
fantastici».

Amici.
A confermarlo ulteriormente altri due ospiti d'onore dell'epoca
sbarcati al “Mugnaini”: il team manager Giorgio Ajazzone («Belin,
Ajazzone. Il maestro!»)
e Marco Lanna. «Eravamo
veramente amici – sottolinea il libero genovese -. Ci frequentavamo
perché volevamo stare insieme, divertirci insieme. Siamo stati uno
spogliatoio unico».
Unico
come Luca Vialli, un sampdoriano a Samp TV.

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