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Gastaldello: «Chiedo scusa, ma ora ritroviamo voglia e spirito»

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Gastaldello: «Chiedo scusa, ma ora ritroviamo voglia e spirito»

Una domenica da dimenticare. Sotto tutti i punti di vista. Daniele Gastaldello nella sua testa si era immaginato la sua presenza numero 200 in Serie A in tutt'altro modo, invece è costretto a commentare una brutta sconfitta e un'espulsione che lo costingerà a saltare per squalifica la partita di Udine. Fa mea culpa senza appello, Gasta, partendo proprio dal suo brutto fallo su Ljajic a 10 minuti dal termine: «Ho sbagliato e chiedo scusa: l'espulsione è stata giustissima. La mia è stata un'entrata brutta e non dovevo farla: è stato un fallo di frustrazione. Mi dispiace sia per aver lasciato la squadra in dieci, sia perché domenica non ci saremo né io né Angelo. Ora dobbiamo cercare di ritrovare la voglia e lo spirito che avevamo tempo fa, perché dobbiamo raggiungere l’obiettivo».

Spirito. Ma cosa è accaduto alla brillante Sampdoria di qualche mese fa? Con
l'ultima vittoria datata 3 marzo, la domanda in mixed-zone è d'obbligo. Una domanda a cui il capitano doriano risponde così: «La squadra è
quella, perché i giocatori non sono cambiati. Quelli che sono cambiati
sono lo spirito e quel pizzico di umiltà che avevamo prima. Così come la
paura, perché quando eravamo con l'acqua alla gola giocavamo alla
morte, mentre ora pensiamo che sia tutto facile. Dobbiamo ritrovare quello
spirito che ci ha consentito di arrivare a questo punto. Speriamo che la
scoppola di oggi ci serva da lezione, perché non siamo ancora salvi. La
classifica è ancora tranquilla, ma servirà un'altra vittoria per
metterci al sicuro».

Rischi. La classifica parla di 6 punti di vantaggio
sulle terz'ultime Palermo e Genoa, ma la guardia va tenuta alta, per non
incappare in altri passi falsi. «Se le altre vincono e tu no, è normale
che rischi di venire risucchiato – conclude il numero 28 -. In passato,
avevamo fatto ottime partite anche contro grandi squadre. La Fiorentina
gioca bene e sicuramente è una formazione che merita la posizione che
ha, ma sono sicuro che se questa partita l'avessimo giocata due mesi fa
ci sarebbe stato un altro risultato, o almeno un'altra prestazione. Oggi
noi ci siamo arresi alla prima difficoltà e questa è la cosa che più ci
preoccupa. È normale e può capitare andar sotto con queste squadre, ma
non può più succedere quanto accaduto oggi».

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