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Le istituzioni salutano la nascita di largo Unione Calcio Sampdoria 1946

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Le istituzioni salutano la nascita di largo Unione Calcio Sampdoria 1946

Le bandiere
blucerchiate, batte il cuore della Sud. Anche se non è domenica ma
un grigio martedì mattina di autunno ormai inoltrato, il cuore batte
forte in largo Unione Calcio Sampdoria 1946. Fa strano dirlo e
sentirlo, scriverlo e leggerlo, ma è proprio così. Dalle 11.20 o
giù di lì di questo 15 ottobre 2013, la città di Genova ha – caso
unico in Italia – una via dedicata alla sua squadra di calcio.

Stile. Le motivazioni
di tanta onorificenza le hanno rese pubbliche i rappresentanti delle
istituzioni, intervenuti nel corso della cerimonia d'intitolazione.
Ad aprire la celebrazione è stato David Burlando, vicepresidente del
Municipio Bassa Valbisagno: «L'amministrazione
ha voluto riconoscere i meriti della Sampdoria. Meriti certamente
sportivi, di
cui basta citare i numeri: 57 campionato di Serie A, 89 partite
europee, 7 trofei, 13 partecipazioni europee e 16 finali. Meriti
certamente sociali, perché i valori etici e la serietà, il rispetto
dell'avversario e il fair play contraddistinguono da sempre questi
colori; sono stati portati avanti ieri dalla famiglia Mantovani e
continuano oggi con la famiglia Garrone. La Sampdoria non è una
squadra, ma uno stile di vita».

Serietà. Concorde l'assessore alla Scuola, allo
Sport e alle Politiche Giovanili Pino Boero. «Dedicare
uno spazio a qualcuno significa volerne mantenere nel tempo un
ricordo, un nome e una presenza – sostiene -. La serietà di questa
squadra fa sì che il Comune di Genova sia onorato di aprire questo
largo e dedicarlo alla Sampdoria. Ho avuto in questo anno di incarico
di incontrare la società in occasione del Torneo Ravano e del Baby
Ravano e ho capito cosa significhi per la Sampdoria essere dentro la
città, con il cuore e con la testa e la cultura profonda che per la
città rappresenta».

Storia. Dello stesso avviso di chi lo ha preceduto
l'assessore ai Lavori Pubblici Gianni Crivello,
che racconta: «Oggi
è una cerimonia importante, in cui si chiude un iter lungo
cominciato nel 2008. L'amministrazione ha condiviso la proposta
perché, a tutti gli effetti, la Sampdoria è una parte importante
della realtà attuale e della storia di questa città, sia per i
meriti sportivi sia per la sua funzione sociale. Grazie al Torneo
Ravano, ad esempio, si sono formate generazioni di bambini e di
sportivi. E grazie alla Sampdoria, Genova si è fatta conoscere in
giro per il mondo».

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