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Vittorio Garrone: «Fair Play Village: sport, sociale e cultura in una sola iniziativa»

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Vittorio Garrone: «Fair Play Village: sport, sociale e cultura in una sola iniziativa»

«La nostra è un'iniziativa che nasce nel cuore della città ed è fatta
per le persone. Siamo al terzo anno consecutivo e il Fair Play Village
continua a darci grandi soddisfazioni. E a dirlo non siamo solo noi, ma
tutta la gente che lo frequenta e lo apprezza». Vittorio Garrone,
presidente di Sampdoria Marketing & Communication, apre con parole
gonfie di gratificazione la presentazione della terza edizione del Fair
Play Village. «Siamo
partiti da un'idea che fa parte della nostra cultura – continua Garrone dal Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, di fronte ai taccuini dei giornali
e ai microfoni di Samp TV –
, che appartiene al
nostro dna, alla nostra famiglia; un'idea che abbiamo trovato nella
Sampdoria grazie a Paolo Mantovani: abbracciare il calcio non solo dal
punto di vista sportivo ma anche sociale e culturale».


Terzo tempo. «Abbiamo creato in città ciò che gli
stadi non offrono – dice Garrone affrontando il problema dell'impiantistica
italiana -. Negli stadi, infatti, si offrono solo 90 minuti. Noi,
invece, abbiamo voluto creare una sorta di terzo tempo: non esistono iniziative simili in Italia e forse neanche all'estero. Il
Fair Play Village è un contenitore, all'interno si trovano diverse
aree: accoglienza, degustazione, gioco e shopping, un contenitore che
continua a crescere. Noi presentiamo tutte le eccellenze della città ai
nostri tifosi e a tutti i fan che visitano la nostra tensostruttura».

Vittoria. Prima di fare i complimenti
all'equipe di lavoro del Marketing doriano e di lasciare la parola a
Marco Caroli, direttore dell'area, il numero uno di Sampdoria Marketing
& Communication aggiunge: «Sinora non abbiamo vinto un campionato e non
abbiamo ottenuto i risultati di altre grandi squadre, ma per quanto
riguarda il fair play, visto quello che ci è stato riconosciuto, abbiamo vinto il campionato, italiano ed europeo. Infine si può dire
che questa sia volutamente un'iniziativa slegata dai risultati. E di
questo siamo fieri».

Numeri. «La Sampdoria e la famiglia Garrone
credono molto in questa iniziativa: la società tutta, dal marketing alla
comunicazione, sino al nostro direttore generale e al presidente, è
pienamente coinvolta». Preso in consegna il microfono, Caroli
sottolinea a dovere l'impegno blucerchiato sul fronte, portando a
sostegno anche qualche numero: «La scorsa è stata una stagione nella
quale si è confermato quanto di buono avevamo raccolto il primo anno, con una
media di 5.000 persone a tappa. Ci siamo sorpresi per il risultato
ottenuto in alcune città, una su tutte Catania, dove non sapevamo come
sarebbe potuta andare, data anche l'ostilità tra le due tifoserie; al
contrario, abbiamo ottenuto un grande gradimento».

Premi. Infine
una battuta sul premio consegnato dall'ECA
alla società di Corte Lambruschini per il progetto Fair Play Village. «Ne siamo orgogliosi. In Europa si sta investendo molto sulle fan
relation e questo progetto ha risposto nella maniera giusta ai
suggerimenti della UEFA – mette in luce Caroli -. Poi non
voglio dimenticare il Cartellino Viola, il riconoscimento che la
società gigliata consegna alle persone o alle società virtuose in fatto di sportività, con
il quale il presidente Edoardo Garrone è stato premiato dalla
Fiorentina. È il segno che la nostra iniziativa è stata molto apprezzata anche in Italia».

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