Coda e Frison si presentano: «Finalmente Samp, daremo il massimo»
Si parla tanto, persino troppo, degli
attaccanti, ma intanto la Sampdoria ha riempito due caselle nel
reparto difensivo, aggiungendo alla rosa un difensore e un portiere.
Trasferimento travagliato per uno e lampo per l'altro. «Ho
passato dodici, tredici giorni molto difficili – commenta Andrea
Coda, nuovo bastione difensivo doriano e al centro della
compravendita thriller con l'Udinese -. Avevo qui mia moglie e i miei
bimbi, e abbiamo avuto anche qualche piccola disavventura; ma ieri
finalmente è arrivato il nullaosta, che ci ha permesso di fare la
prima sgambata».
Integrazione. Un
vero giallo dalle mille svolte, poi il lieto fine. «Questa
è una realtà positiva – può dunque dire il nuovo numero 25
blucerchiato -, è come una famiglia. In questi giorni pesanti e che
non auguro a nessuno ho però parlato spesso con i miei compagni,
quelli che già conoscevo. In questo modo, mi sono integrato. Questo è
un gruppo alla mano, pieno di ragazzi disponibili. Il campionato?
Sognare non costa nulla, proviamo ad andare più avanti possibile».
Stare dietro alle tende di un albergo per una settimana, e anche di
più, non è facile. «Vero
– risponde prima di distendersi un po' -, ma è venuto il
presidente Ferrero che ha fatto un po' di zelig e ci ha fatto
divertire molto».
Maglia. Se per sbloccare l'affare con i bianconeri del Friuli sono state necessarie chiamate su chiamate, la sensazione è che per portare Alberto Frison a Genova non sia servito più di "un" WhatsApp. «Sono contento di essere qui – racconta il portiere col numero 88 sulla schiena. La società mi ha voluto, ha fatto un progetto su di me. So che ci sono due grandi portieri, con cui lavorerò. Due portieri di grande valore che sapranno darmi i consigli migliori. Darò tutto per questa maglia».
Stimoli. «Le mie caratteristiche? Sono reattivo – si racconta il pararigori ex Catania – e bravo tra i pali. Sto cercando poi di migliorare tante altre anche cose. A chi mi ispiro? Buffon, per me è sempre lui il migliore al mondo». Col Vicenza, quattro anni fa, espugnò Marassi. «Quando ho giocato contro la Sampdoria – risponde ai cronisti – ho fatto sempre bene. Questo stadio mi dà tanti stimoli. Sono sicuro che farò delle grandi partite se decideranno di mettermi in campo».