Duncan a ‘Il Calciastorie’: «Siamo tutti uguali, il razzismo è ignoranza»
Il progetto nazionale Il CalciaStorie, promosso da Lega Serie A e UISP per diffondere tra i giovani la cultura dell’integrazione e della
tolleranza attraverso il calcio, questa mattina è stato presentato a Genova. Protagonisti i ragazzi del Liceo Scientifico “Lanfranconi”
di Genova Sestri Ponente insieme con Alfred Duncan, centrocampista della Sampdoria, e Sebastien De Maio, difensore del Genoa.
Presenti. All’incontro, moderato da Michele Corti, presidente di USSI Liguria, erano presenti anche Fabio Santoro, direttore Marketing e Diritti Audiovisivi Lega Serie A, Daniela Conti, responsabile nazionale UISP de Il Calciastorie, Tommaso
Ricci, referente locale del progetto, e Matteo Rossi, assessore allo Sport Regione Liguria.
Tutti uguali. «Il tema del razzismo è molto difficile da affrontare – ha sottolineato Duncan -. Avendolo vissuto in prima persona, mi fa piacere aiutare a diffondere il messaggio che siamo tutti uguali, indipendentemente dal colore della pelle. Ad inizio carriera sono stato vittima di due episodi di razzismo. Per fortuna da quando sono in Italia non mi è più capitato. Penso che i cori razzisti sugli spalti siano frutto di tanta ignoranza».
Inclusione. «È una bella sensazione tornare sui banchi di scuola – ha dichiarato Santoro -. Voglio ringraziare i ragazzi presenti e soprattutto le due società, Sampdoria e Genoa, che sono state straordinarie nell’entusiasmo con cui hanno aderito al progetto. Con questo vogliamo mostrare come il calcio sia un modello di inclusione: i giovani sono il futuro e sono i tifosi di domani».
Progressi. Uno spunto prezioso per i ragazzi coinvolti ne Il CalciaStorie è arrivato da Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo e autore del libro Dallo Scudetto ad Auschwitz. Il testo racconta la vicenda sportiva e umana di Árpád Weisz, allenatore ungherese di origini ebraiche, vincitore di due campionati con il Bologna, morto nel campo di concentramento nel 1944. «Sul tema del razzismo sono stati fatti negli ultimi anni alcuni progressi – ha detto Marani – ma non sono ancora sufficienti. Il lavoro che la Lega Serie A e UISP stanno facendo con questo progetto è importante. C’è necessità di attenzione al linguaggio e all’uso delle parole, ma soprattutto è fondamentale che i giovani capiscano che le differenze, di qualsiasi natura, rappresentano un’opportunità di crescita, di aumento delle proprie conoscenze e della cultura personale di ognuno».