Botta e risposta: Toni replica a De Silvestri, il Doria – in dieci – si tiene il punto
Un altro match-ball sprecato. Niente è perduto – sia chiaro – ma resta l’amaro in bocca. Resta perché con la sconfitta della Fiorentina e il pareggio del Torino, la Sampdoria aveva un’altra opportunità per allungare sulle inseguitrici nella lotta per l’Europa League. Invece – rimasta in inferiorità numerica buona parte del secondo tempo – la squadra di Sinisa Mihajlovic non riesce ad avere la meglio dell’Hellas Verona, arrivato a Genova senza pretese e felice di tornare a casa salvo e imbattuto.
Pallino. Muñoz e Regini in difesa, Acquah, Obiang e Duncan nella mediana a tre, Correa dietro le punte Okaka e Muriel. Queste le scelte del serbo, incredulo al 20′ spaccato nel vedere uscire dalla linea di porta un tentativo di touchdown di Okaka su assist al bacio di Muriel. Il colombiano ci prova a sua volta nell’azione seguente, il suo destro sibila alla destra del giovane Gollini. Il Doria fa la partita, tiene il pallino, ma non trova sbocchi per tutta la prima frazione.
Sciagura. Allora Mihajlovic decide di cambiare, complice anche un infortunio di Correa dopo una manciata di minuti dalla ripresa del gioco: tra le linee si posiziona Eto’o. Duncan tenta il sinistro dalla distanza, lo stesso Eto’o conclude a lato. Non si passa. Ma la vera sciagura capita al 12′, quando Acquah – già ammonito – viene nuovamente sanzionato per un fallo di mano, Irrati espelle il ghanese e i blucerchiati restano in dieci. Bergessio rileva Okaka e per poco non trova la zampata vincente: Pisano lo ferma in corner.
Tripudio strozzato. Dall’altra parte i piedi di Viviano negano a Brivio il sapore del vantaggio; vantaggio che arriva ancora sulla sponda opposta sugli sviluppi del corner. Muriel mette il turbo al limite della nostra area e raggiunge quella avversaria, De Silvestri cavalca alla stessa velocità e si fa pescare prontissimo nel tap-in di punta alle spalle di Gollini. È tripudio Samp sulle note latine de El Taxi, ma la sbornia dura poco. Toni riceve da López e fa il guastafeste 180 secondi più tardi, punendo Viviano sull’angolo più lontano.
Calma. Mandorlini toglie Valoti e López per Campanharo e Saviola, Mihajlovic sceglie Soriano – centenario blucerchiato – per Muriel. I cambi si esuriscono, non si placa la voglia di successo del Doria, vicina al sorpasso proprio con il nuovo entrato e con Eto’o al minuto 42. Regini viene atterrato in area ma per l’arbitro non c’è rigore. Rabbia sì, ma serve calma. E sangue freddo. Sabato sera va fermata la Juve.
Sampdoria 1
Hellas Verona 1
Reti: s.t. 20′ De Silvestri, 23′ Toni.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Muñoz, Romagnoli, Regini; Acquah, Obiang, Duncan; Correa (4′ s.t. Eto’o); Okaka (13′ s.t. Bergessio), Muriel (28′ s.t. Soriano).
A disposizione: Romero, Mesbah, Palombo, Rizzo, Coda, Silvestre, Djordjevic, Marchionni.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Hellas Verona (3-5-2): Gollini; Sørensen (10′ s.t. Martic), Marques, Gu. Rodríguez; Pisano, Valoti (27′ s.t. Campanharo), Tachsidis, Greco, Brivio; Toni, N. López (31′ s.t. Saviola).
A disposizione: Benussi, Ferrari, J. Gómez, Sala, Fernandinho, Fares, Cappelluzzo, Checchin.
Allenatore: Andrea Mandorlini.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Assistenti: Faverani di Lodi e Ranghetti di Chiari.
Quarto ufficiale: Tonolini di Milano.
Arbitri addizionali: Damato di Barletta e Abbattista di Molfetta.
Note: espulso al 12′ s.t. Acquah per doppia ammonizione; ammoniti al 16′ p.t. Valoti, al 24′ p.t. Sørensen, al 37′ p.t. Acquah, al 35′ s.t. Muñoz, al 37′ s.t. Brivio, al 44′ s.t. Gu. Rodríguez per gioco scorretto, al 35′ s.t. Obiang per proteste; recupero 0′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 18.077 (rateo gara 155.730 euro), paganti 1.532 (incasso netto 24.877 euro); terreno di gioco in non perfette condizioni.