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Il primo bilancio di Zenga: «Sono strafelice della mia Samp»

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Il primo bilancio di Zenga: «Sono strafelice della mia Samp»

Diciotto gol in 180 minuti non contano più di tanto. Conta che la Sampdoria di Walter Zenga abbia messo nelle gambe minuti buoni per presentarsi al meglio all’impegno di Europa League del prossimo 30 luglio. «La partita è il mezzo più allenante che c’è – spiega il mister dall’Alta Valle Camonica -. E i test che facciamo in ritiro sono ottimali per valutare lo stato di forma e di affiatamento. L’Europa tra tre settimane? Ben vengano le partite vere: più si gioca, meglio è, ci si diverte anche di più. I carichi di lavoro in questi giorni saranno normali per un giocatore di calcio. Ora abbiamo dovuto stringere un po’ i tempi per la coppa, ma non ci saranno problemi».

Mercato. «La base è sempre quella, una Sampdoria giovane – prosegue -. Se i giovani sono bravi tengono alto il livello della rosa: rappresentano il futuro, senza contare che per l’Europa dobbiamo presentare una lista con quattro elementi provenienti dal Settore Giovanile. Difesa da sistemare? Abbiamo solo tre difensori centrali. Palombo ha giocato in quel ruolo proprio per questo. Silvestre? Io alleno chi ho, se mercoledì o giovedì arriverà a quel punto ne parlerò. Certo, ogni allenatore avrebbe il piacere di avere la rosa completa all’inizio, ma sappiamo che con il mercato aperto tutto è in discussione. Cassano? L’ho chiamato io, ma chiudiamola qui, per il bene nostro e quello di Antonio».

Concentrazione. «Se sono soddisfatto di questi primi giorni di ritiro? Sono strafelice, non soddisfatto – rivela Zenga -. Dove dobbiamo migliorare? Da qui al 15 maggio ci saranno tante cose da fare… Oggi, per esempio, qualcuno nel secondo tempo non era concentrato. Dobbiamo continuare a battere in questa direzione, perché è facile giocare a pallone ma è difficile tenere una concentrazione costante».

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