La Sampdoria si smarrisce a San Siro, poker Milan ai danni dei blucerchiati
Ci sono due modi di affrontare le difficoltà: modificare le difficoltà o modificare te stesso in modo da affrontarle. Vincenzo Montella dovrà cercare di fare entrambe le cose. Dovrà farlo il più in fretta possibile, senza alibi di tempo né di amalgama, come dichiarato alla vigilia di un Milan-Sampdoria che non ha dato le risposte che il tecnico si aspettava. Nel freddo di San Siro l’elettroencefalogramma di Soriano e compagni resta pressoché piatto, i rossoneri dell’ex Sinisa Mihajlovic ringraziano senza neppure faticare e il tabellone del “Meazza” recita 4-1. Un risultato pesante capace di incupire ulteriormente i numeri di un periodo buio: tre sconfitte nelle ultime altrettante partite, un successo nelle ultime nove e classifica che comincia a non rassicurare.
Guscio. Eppure l’avvio fa ben sperare. Trenta secondi ed è subito Doria. Donnarumma sbaglia il disimpegno e serve Soriano, il cui destro dritto per dritto viene neutralizzato dallo stesso portiere. Nell’occasione resta a terra Eder, subito pronto però a rientrare in campo. Il Milan risponde all’8′ con uno spunto di Bacca, Viviano non trattiene, Cerci segna ma in fuorigioco. È tutto regolare – purtroppo – al 16′, quando Niang riceve da Cerci, si libera di Regini con una finta e assiste Bonaventura sul palo più lontano: 1-0 e si riparte in salita. I blucerchiati accusano il colpo e per un pelo Niang non raddoppia a stretto giro di posta. Si fatica ad uscire dal guscio. E il Milan trova il 2-0 dal dischetto. Doveri lo indica dopo una leggera trattenuta di De Silvestri (ammonito nell’occasione) su Bonaventura e Niang non perdona Viviano. Troppo poco per provare a rimetterla in pista un destro di Muriel ribattuto da Romagnoli: negli spogliatoi si va in riserva.
Pagina. Il canovaccio – ahinoi – non cambia nella ripresa. Niang ci mette un niente ad approfittare di un errore di Viviano in fase di rilancio: il 3-0 pesa sulle nostre spalle dopo 240 secondi dal via del secondo tempo. Un barlume di Samp si palesa poco dopo il quarto d’ora ma il tiro di Eder diretto verso la porta viene deviato in corner. Montella sceglie quindi di cambiare: fuori Muriel, De Silvestri e Ivan, dentro Bonazzoli, Pereira e Palombo. Quest’ultimo prova a dare la scossa alla mezzora con un fendente da fuori area. Il Milan sfiora il poker con il neoentrato Luiz Adriano, che si riscatta immediatamente stoppando di petto e girando in rete un assist di Cerci. E non è finita. Al 40′ Bacca si divora il colpo del 5-0, che invece diventa 4-1 dopo un fallo di Poli ai danni di Eder e un penalty trasformato dall’oriundo. Magra consolazione, questa. A noi – ora – non resta che girare pagina. Contro il Sassuolo che sia la volta buona.
Milan 4
Sampdoria 1
Reti: p.t. 16′ Bonaventura, 38′ Niang rig.; s.t. 4′ Niang, 35′ L. Adriano, 42′ Eder rig.
Milan (4-4-2): G. Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Cerci (35′ s.t. Honda), Kucka (8′ s.t. Poli), Montolivo, Bonaventura; Bacca, Niang (29′ s.t. L. Adriano).
A disposizione: Abbiati, De Sciglio, J. Mauri, Mexes, Suso, R. Ely, C. Zapata, Nocerino, Calabria.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri (19′ s.t. Pereira), Silvestre, Regini, Mesbah; Ivan (29′ s.t. Palombo), Fernando, Barreto; Soriano; Eder, Muriel (18′ s.t. Bonazzoli).
A disposizione: Puggioni, Brignoli, Cassani, Rodriguez, Christodoulopoulos, Carbonero, Rocca, Cassano.
Allenatore: Vincenzo Montella.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Assistenti: De Luca di Pescara e Musolino di Taranto.
Quarto ufficiale: Peretti di Verona.
Arbitri addizionali: Tagliavento di Terni e Mariani di Aprilia.
Note: ammoniti al 37′ p.t. De Silvestri, al 39′ p.t. Kucka, al 46′ p.t. Soriano per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 3′ s.t.; abbonati 19.397 (incasso 449.001 euro), paganti 12.971 (incasso 345.867 euro); terreno di gioco in buone condizioni.