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Il cuore non basta: la Juve sbanca Marassi, il Doria esce a testa alta (e tra gli applausi)

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Il cuore non basta: la Juve sbanca Marassi, il Doria esce a testa alta (e tra gli applausi)

Resta l’amaro in bocca per un’impresa sfiorata, resta la convinzione di avere imboccato la strada giusta. La Sampdoria si sveglia tardi e cede il passo alla Juventus – al nono sorriso consecutivo in campionato – ma non sfigura di fronte alla corsa dei bianconeri di Massimiliano Allegri. Anzi: dopo essere finiti in doppio svantaggio, i blucerchiati si svegliano e nel finale vanno ad un passo dal 2-2 che avrebbe avuto del miracoloso.

Sotto. Fatta eccezione per il cambio forzato Cassani-De Silvestri, Montella conferma l’undici vittorioso nella stracittadina. L’impatto con la gara appare però differente rispetto a quello di cinque giorni fa. La Juve – come logico – si dimostra altra cosa rispetto ai rossoblù. E dopo una fase di studio passa. Il primo tiro verso la porta lo scaglia improvviso Hernanes al quarto d’ora, Viviano allontana come può. Non può nulla, invece, il portierone blucerchiato sul seguente tentativo in girata mancina di Pogba che va a infilarsi nell’angolo più lontano. La reazione del Doria non produce effetti immediati; è anzi la Juve ad avvicinarsi al raddoppio con piazzato velenoso di Dybala al 35′. Due minuti più tardi siamo costretti alla prima sostituzione: Soriano accusa giramenti di testa e lascia il posto a Ivan. Bonucci stende Fernando al limite (giallo per il bianconero), il brasiliano centra la barriera.

Bolgia. Se il finale del primo tempo incoraggia, l’inizio del secondo si rivela un’autentica doccia fredda. A pochi istanti dal fischio di Mazzoleni, Dybala pesca Khedira solissimo davanti a Viviano, esterno destro e 0-2. Ora – sotto una piogga intensa – diventa davvero dura. Al 15′ la Samp prova a rialzare la testa con una zuccata di Eder su cross di Cassano: la palla termina a fil di palo nello sconforto della Sud. Terminerebbe in fondo al sacco un sinistro a giro di Dybala se Viviano non mostrasse ancora riflessi felini. Passa un niente e Morata incorna fuori, ancora un nonnulla e Cassano riapre i giochi. 1.911 giorni dopo l’ultima volta, Fantantonio – che aveva scambiato con Carbonero – torna a far gioire Marassi. Marassi che ora diventa una bolgia. I ragazzi si caricano, Fernando scarica il destro e mette i brividi a Buffon.

Applausi. È il momento di osare. E di richiamare Barreto per inserire Muriel. Gli ospiti però si coprono bene e allora Montella opta, per il rush finale, per Rodriguez (fuori va Eder). Zukanovic non trova la porta su punizione di Fernando, lo stesso Rodriguez viene anticipato da Buffon. Pure Viviano si porta avanti sugli ultimi corner ma la palla – con Moisander espulso per un fallo su Zaza – non ne vuole sapere di entrare. Il cuore non basta, gli applausi – meritati – fanno piacere. Brava lo stesso, Sampdoria.

Sampdoria 1
Juventus     2
Reti: p.t. 17′ Pogba; s.t. 1′ Khedira, 19′ Cassano.
Sampdoria (4-3-3): Viviano; Cassani, Moisander, Zukanovic, Regini; Soriano (37′ s.t. Ivan), Fernando, Barreto (28′ s.t. Muriel); Carbonero, Cassano, Eder (40′ s.t. Rodriguez).
A disposizione: Puggioni, Brignoli, Coda, Correa, Pereira, Palombo, Christodoulopoulos, Krsticic.
Allenatore: Vincenzo Montella.
Juventus (3-5-2): Buffon; Rugani, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (20′ s.t. Cuadrado), Khedira, Hernanes, Pogba, Evra; Dybala (44′ s.t. Padoin), Morata (32′ s.t. Zaza).
A disposizione: Neto, Audero, Caceres, Alex Sandro, Asamoah, Sturaro, Vitale.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Assistenti: Marrazzo di Tivoli e Tegoni di Milano.
Quarto ufficiale: Galloni di Lodi.
Arbitri addizionali: Rocchi di Firenze e Cervellera di Taranto.
Note: espulso al 49′ s.t. Moisander per gioco scorretto; ammoniti al 39′ p.t. Bonucci, 2′ s.t. Pogba, 22′ s.t. Cassani, al 42′ s.t. Hernanes, al 45′ s.t. Khedira, al 47′ s.t. Carbonero per gioco scorretto; recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 19.114 (rateo gara 152.366 euro), paganti 5.910 (incasso lordo 211.260 euro); terreno di gioco in discrete condizioni.

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