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Il Doria non ferma la corsa del Napoli, inutili i gol di Correa ed Eder

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Il Doria non ferma la corsa del Napoli, inutili i gol di Correa ed Eder

Giocare a rincorrere non è mai facile. Soprattutto se lo si fa per quasi 90 minuti e con l’uomo in meno per oltre mezzora. Con queste premesse diventa quasi impossibile fermare al “Ferraris” la capolista Napoli. La Sampdoria di Vincenzo Montella ci ha provato fin dal principio, mettendo in campo un undici – 4-2-3-1 – predisposto al fraseggio e all’offesa. Venendo punita però, più per demeriti propri che per meriti degli azzurri di Maurizio Sarri.

Apnea. La partenza pare subito in salita. Da rinvio di Reina, Higuaín s’infila in area e sparacchia sopra la traversa. Alla seconda, però, l’argentino non perdona. Barreto sbaglia la misura del retropassaggio e mette il capocannoniere nelle condizioni ideali per battere Viviano. Dopo nemmeno 10 minuti dobbiamo già rincorrere; dopo 18 siamo in apnea. Barreto tocca Albiol in area, Orsato concede il rigore, Insigne supera Viviano che pur aveva intuito la traiettoria. Cassano sul finire del tempo è autore del primo tiro verso Reina, che deve capitolare proprio allo scadere. Carbonero scappa sulla sinistra e centra per Correa, freddo col piattone a segnare il secondo gol in una settimana. Vantaggio dimezzato, adesso bisogna crederci.

Amaro. Viviano ci deve mettere una pezza al pronti via della ripresa uscendo con i piedi su Higuaín. Al 10′ esce anche Barreto, che si scusa con Marassi e lascia il posto ad Alvarez, al debutto in blucerchiato. Carbonero si accentra, poi deve arretrare: Cassani già ammonito atterra platealmente Insigne e si becca il secondo giallo a ridosso del quarto d’ora. In dieci contro undici, il Doria ci mette un niente a capitolare. Hamsik crea scompiglio in area doriana e firma l’1-3. Montella toglie Cassano e fa esordire anche Dodô. E la Samp trova la forza per reagire ancora. Da corner di Alvarez, Eder sceglie il tempo giusto per incornare Reina sotto la Sud. Il lumino della speranza resta acceso per poco perché il neoentrato Mertens penetra e beffa Viviano sul palo più lontano. Niente da fare: il finale è amaro.

Sampdoria 2
Napoli          4
Reti: p.t. 9′ Higuaín, 18′ Insigne, 45′ Correa; s.t. 15′ Hamsik, 28′ Eder, 35′ Mertens.
Sampdoria (4-2-3-1): Viviano; Cassani, Moisander, Zukanovic, Regini; Barreto (10′ s.t. Alvarez), Fernando; Carbonero, Correa (35′ s.t. Ivan), Eder; Cassano (20′ s.t. Dodô).
A disposizione: Puggioni, Brignoli, Rodriguez, Pereira, Palombo, Krsticic, Muriel, Silvestre.
Allenatore: Vincenzo Montella.
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam (26′ s.t. Strinic); Allan, Jorginho, Hamsik; Callejón (39′ s.t. El Kaddouri), Higuaín, Insigne (30′ s.t. Mertens).
A disposizione: Rafael, Gabriel, Valdifiori, Maggio, D. López, Chiriches, Gabbiadini, Chalobah, Luperto.
Allenatore: Maurizio Sarri.
Arbitro: Orsato di Schio.
Assistenti: Barbirati di Ferrara e Marzaloni di Rimini.
Quarto ufficiale: Manganelli di Valdarno.
Arbitri addizionali: Damato di Barletta e Doveri di Roma 1.
Note: espulso al 14′ s.t. Cassani per doppia ammonizione; ammoniti al 13′ p.t. Jorginho, al 40′ p.t. Fernando per gioco scorretto, al 27′ p.t. Cassani per comportamento non regolamentare; recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 19.114 (rateo 152.366 euro), paganti 3.521 (incasso lordo 115.343 euro); terreno di gioco in discrete condizioni.

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